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martedì 24 maggio 2011

BAT BOX: LA VOGLIOOOOOOOOOOOOOOOO!!!



E’ RISAPUTO che per combattere la zanzara molti comuni italiani (per esempio quello di Cremona) reclutano i pipistrelli. Ora... In vista dell’estate, nel centro storico di queste città verranno installate una cinquantina di ”bat box” (piccole tane di legno artificiali nelle quali i mammiferi predatori potranno nidificare).
Sostengo da tempo che la convenienza sia enorme: ognuno dei piccoli pipistrelli (le nostre care "RATAULOIRE") può mangiare dalle 1.500 alle 2.000 zanzare al giorno.
E se lo fa un comune, perché non posso farlo anche ioooooo???
Embhè mi ha dato della pazza.
I nostri amici (quasi tutti) mi hanno additata come strana.
I miei suoceri mi hanno canzonata, senza contare che mio padre mi ha chiesto se "mi manca un giobia" (in dialetto classica espressione per chiedere se uno è fuori di testa).
I pipistrelli cercano casa per metter su famiglia proprio in questo periodo: vediamo se posso fare qualcosa per loro... Loro sono un ottimo deterrente contro la nemica numero uno delle belle serate estive e, a differenza di altri animali, sembrano progettati per essere efficienti e utili al genere umano. Sono instancabili killer di zanzare, che trovano con il loro radar interno, e agiscono di notte. Dunque mentre noi dormiamo serenamente, loro procedono silenziosi a fare strage degli odiosi insetti. Sono animali schivi, che si accontentano di una piccola scatola di legno dove trascorrere le giornate a dormire, per poi risvegliarsi solo quando cala la sera. Ed è veramente una bufala quella che vuole farci credere che ci si appiccicano nei capelli senza poi districarsi piu'!!!
La Bat Box l'ho già vista in vendita alla modica cifra di 22 euro alla IPERCOOP più vicina... Devo SOLO trovare un posto a 4 metri di altezza, al sicuro dai predatori, lontano dalle finestre di casa e non in pieno sole... ah bhe si.. e devo SOLO convincere EMBHè a procedere...

Il lato nord della casa sarebbe perfetto..

Embhè... ascolta.. la bat box sarà mia.. che ti piaccia o no... presto o tardi! BUAHAHAHHAHAH


IL CAPPELLAIO MATTO

venerdì 11 febbraio 2011

IO NON SONO IL BIANCONIGLIO!!!


Il Trasloco è passato ed ora non mi rimane che rimettere tutto a posto nella casa nuova...
TUTTO A POSTO: UN'UTOPIA!
Il problema è gestire i miei due lavori part-time, gli impegni vari, il cane, Embhè... tutto il casino e la roba ammassata nel seminterrato senza dimenticarmi chi sono e senza lasciare da parte le mie esigenze...
dovrei proprio chiedere al Bianconiglio una mano.. lui ama correre e fare tutto di fretta, è sempre in ritardo, si agita in balia del terrore di essere decapitato dalla Regina di Cuori.. ma alla fine ce la fa sempre ed arriva in tempo.. per il rotto della cuffia.
Io, lo sapete, ho litigato con il Tempo.. e questa è una maledizione che mi perseguita: fare le cose di fretta perchè non ho tempo e non poter dire di NO a nulla è una filosofia di vita che non mi appartiene.
"NO" è stata la prima parola che ho pronunciato. Questo mi è valso l'epiteto di "contestatrice" nella mia famiglia, ma mi ha sempre ricordato che a volte è il caso di fermarsi e valutare la situazione.
Le 24 ore canoniche non mi bastano ed ODIO dover fare tutto di corsa...
ODIO essere il Bianconiglio e non il Cappellaio.
ODIO dovermi concentrare sul resto anzichè sul the che ho deciso di prendere...
Io sono il Cappellaio e tale voglio restare...
E adesso devo veramente scervellarmi perchè qui rischio veramente di fare un casino.

IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 3 gennaio 2011

ANNO NUOVO...

.. CASA NUOVA! VITA NUOVA!
Ho latitato e latiterò ancora per qualche tempo: è un periodo di caos ed allegria... sto facendo due lavori assieme, ho ereditato una carogna da divano, Brida con i suoi 30 kg ci tiene allegri ed in movimento e la casa è quasi finita.
Siamo alle ultime battute di trasloco.
Sto finendo di inscatolare e nel marasma di cose da fare cerco di mantere la mente lucida e il cuore saldo!
Da gennaio in mezzo a queste cose voglio infilare un corso di Tai Chi e chissà che altro...
Intanto non vedo l'ora di essere dentro la nostra BOIAFHAUS!
Tanti Auguri a tutti di un buon anno: che si avveri ciò che piu' desiderate!

IL CAPPELLAIO MATTO

martedì 19 ottobre 2010

VENGO VIA CON TE


Ciao Roberto.
io ci spero sai? spero di potervi seguire senza problemi dall'8 di novembre in poi come valida alternativa ad una tv spazzatura fatta quasi esclusivamente per lobotomizzare le persone...
Ti prego, non lasciare che vi imbavaglino usando tutti gli strumenti abbietti ed ipocriti della mafia italiana... non permettere loro di nascondersi dietro a scuse demenziali, portandoti a cancellare il vostro programma che persone come me aspettano da tempo..
Qui non è solo questione di uno spazio televisivo da occupare: qui è questione di informazione, quella vera, che noi ITALIANI con la "I" maiuscola abbiamo il diritto di ottenere.
Qui è questione che il nostro Paese sta andando a rotoli.
Ci stanno tenendo per il collo nutrendoci di pane e disinformazione... ci stanno togliendo tutto ciò che potrebbe darci la capacità di cambiare: lavoro, sanità, istruzione, informazione...
Roberto, hai rischiato e continui a rischiare la tua vita per tutti noi, per deunciare quello che non va nella nostra ITALIA e per questo ti ringrazio dal profondo del cuore.
Ma non sappiamo piu' come si cambiano le cose.
Siamo ridotti ad una massa di incapaci, forse troppo civili oppure troppo codardi per ribellarci a quello che sta succedendo... abbiamo bisogno di te.
Ancora una volta.
Aiutaci a cambiare le cose. Aiutaci a sapere cos'è che capita in questa Italia scapestrata...
Non mollare, continua a parlarci. Non riunciare a questo spazio televisivo che è piu' facilmente raggiungibile da tutti noi che vogliamo sapere.
Se cercheranno di metterti i bastoni fra le ruote... utilizza la rete per continuare a parlarci... io.. noi, saremo li con te, per te e per noi.
VERREMO VIA CON TE.
Silvia

IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 18 ottobre 2010

EQUILIBRARE LA BILANCIA



"Mangiare non significa semplicemente soddisfare la sensazione fisica della fame. Non si mangia solo per placare il brontolio dello stomaco, ma anche per soddisfare l’appetito e le proprie emozioni"

Dal momento in cui un genitore offre per la prima volta un biscotto o una caramella ad un bambino per consolarlo e zittirlo, il cibo diventa un modo per nutrire, oltre che il corpo, anche lo spirito, un legame inscindibile che rimarra' per l'intera vita della persona. Sin dall'antichità il cibo, oltre ad essere nurtrimento fisico, ha fornito all'uomo spunti per festeggiamenti e socializzazione... non a caso le famiglie da tempo immemore si riuniscono davanti a tavole imbandite per trovare la propria identita': tutti quanti, mangiando insieme, instaurando legami attraverso la convivialità e la condivisione. Tutto questo è normale, direi assolutamente positivo... Il problema principale si presenta quando le abitudini alimentari determinate dagli stati emotivi squilibrati mettono a rischio un'alimentazione sana, portando ad un aumento incontrollato, o viceversa ad un calo importante, di peso corporeo. Esperti dietologi hanno ormai compreso che la soluzione per la maggioranza dei problemi delle persone in sovrappeso non consiste semplicemente nel prescrivere una dieta di 1500 calorie al giorno associata all’esercizio fisico... ma nel modificare il loro approccio alla perdita di peso ed al suo mantenimento correlato - senza dubbio - con la visione che queste persone hanno del cibo.Essere in grado di capire se si mangia per soddisfare un’emozione è il primo passo verso la risoluzione del problema. Si mangia quando non si ha fame o quando ci ritroviamo a vivere un particolare stato emotivo? Tenere un diario alimentare per capire cosa, quanto e quando si mangia e quale è stata l’emozione o la situazione che ci ha spinto a farlo potrebbe essere la soluzione per capire il problema. Essere consapevoli delle ragioni può aiutare ad affrontarle.Essere arrabbiati per qualcosa, tristi, insicuri, nostalgici, incazzati come iene, felici come delle pasque.. porta a disequilibrii della bilancia.

Forse sarebbe arrivato il momento di cambiare questo modo di vivere rendendosi conto che è davvero fattibile cambiare.

IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 13 settembre 2010

GUIDA AL TRASLOCO


ORMAI sono un'esperta in materia, nella mia vita ho fatto piu' traslochi che altro.. quindi... mentre faccio mente locale sul trasloco che tra 3 / 4 mesi mi aspetta... prendo nota sul blog.. chissa' che non torni utile a qualcuno.. a me senz'altro servira' per far ordine nella testa!
E' innegabile che il trasloco sia un momento pesante, soprattutto per chi - come me - ha sempre fatto tutto da sola, con l'ausilio di amici/parenti... ma sta volta si cambia! Provvederò come al solito ad inscatolarmi le mie cose nel mio modo.. ma mi affiderò ad una ditta di traslochi che provveda alla parte pesante del tutto montaggio/smontaggio/rimontaggio mobili soprattutto!
Il nesso è che se uno ci pensa per tempo le cose saranno senz'altro piu' semplici.. quindi io INIZIO DA QUI!
La "tabella di marcia" per questo trasloco è la seguente:

4 MESI PRIMA DEL TRASLOCO: nell'effettuare il cambio di stagione si elimina tutto cio' che non è indispensabile (organizzando se è il caso un altro swap recicling party e buttando il resto, chiaramente provvedendo al riciclo del possibile). Si inscatolano gli abiti estivi in scatole di plastica rigida trasparenti gia' stirati e piegati a dovere. Non sara' necessario indicare con cartello la destinazione visto che trattasi di abiti estivi per lo piu' visibili... ed il tipo di scatola agevolera' il mantenimento dello stiraggio...
Si avvisano parenti ed amici della necessita' di reperire giornali e scatoloni per il futuro trasloco.
E si inizia piano piano la scrematura del piu'...
La mia cantina sara' il principale luogo ove ammassero' le scatole per il trasloco.
Le scarpe estive mie e di Embhe' verranno messe via accuratamente pulite e lucidate.. sulla scatola che le ospita vorrei inserire la "foto" del contenuto.. vedremo come stiamo messi con i tempi... è un'idea presa dal quel genio di Pili... chissa' se sapro' avere pazienza...

3 MESI PRIMA DEL TRASLOCO: si preparano su fogli di riciclo bianchi appositi cartelli con la destinazione del pacco "CUCINA" - "BAGNO" - "CANTINA" - " FRAGILE" etc. Nell'inscatolare gli oggetti che non usiamo quotidianamente e che possono essere messi via si procedera' ad attaccare detti cartelli su tutti e 4 i lati della scatola in maniera tale che la scatola sara' scaricata direttamente nella stanza giusta. All'interno delle scatole tutti i nostri oggetti verranno imballati e protetti da fogli di giornale.

2 MESI PRIMA DEL TRASLOCO: Intendendo affidarmi ad una ditta che provveda allo smotaggio mobili/trasporto inizierei a chiedere una serie di preventivi: ho saputo che alcune aziende, se prenotate il trasloco con un certo anticipo (più di un mese prima,) offrono sconti rispetto alle normali tariffe. Nel frattempo si prosegue ad inscatolare quello che si può...

1 MESE PRIMA DEL TRASLOCO: farò verificare le condizioni di accesso e passaggio dalla ditta scelta. Fornendo le mie richieste per lo spostamento/riposizionamento degli oggetti/mobili. Fissando la data del trasloco dovrò anche concordare la durata dello stesso con apposito contratto scritto.
Chi nella nuova casa avra' messo il parquet dovra' chiedere alla ditta di traslochi di coprirlo con un materiale protettivo per evitarne il danneggiamento ma non è il ns caso.
Inizia l'inscatolamento dei libri e della maggior parte degli oggetti da spostare.
Si preparano 4 valigie con gli indumenti base che resteranno a ns disposizione finchè non saremo nella casa nuova il resto va imballato.
Si tengono da parte documenti importanti, chiavi delle due case, documenti relativi ai pagamenti e bollette o similari in scadenza.
Imballiamo con cura quadri, foto e similari.

2 settimane prima di traslocare: ci si assicura che nella nuova casa siano stati ultimati tutti i lavori; si contatta la compagnia telefonica per cambiare il vostro numero; si disdicono i vecchi contratti di acqua, luce, gas effettuando anche il cambio di residenza. Se conosciamo la persona che subentra al posto ns prendiamo insieme i numeri e facciamo insieme il cambio di nominativo delle utenze.

3 o 4 giorni prima di traslocare:si comincia a a svuotare il frigorifero e finite di consumare i surgelati (oppure li si porta da un amico/parente); si scongelare il freezer il giorno prima del trasloco; visto che abbiamo BRIDA (cane) ci si deve accertare di avere il suo cibo, la cuccia, e alcuni suoi oggetti a portata di mano, IMPORTANTISSIMO IL SUO LIBRETTO SANITARIO ED EVENTUALI MEDICINE (collirio, fermenti lattici e similari), sarebbe meglio il giorno del trascolo avere la possibilita' di lasciarla tranquilla con qualcuno che ocnosce bene, che si occupi di lei; Ricordarsi eventuali ns medicine a portata di mano. Certotti e scatola medica sempre facilmente ragiungibile come la cassetta degli attrezzi.
se sappiamo chi è l'inquilino che prenderà il ns posto nella casa che stiamo per lasciare, chiediamo app.to per dargli consegnargli le chiavi e controlliamo rendiamo insieme i numeri dei vari contatori.
Stessa cosa se la vendita della casa è stata affidata ad un'agenzia.
Importante chiude acqua, luce, gas.
Non dimenticate di restituire i video presi a noleggio ed i libri presi in prestito nelle biblioteche.

Il giorno del trasloco: registrate i valori riportati sui contatori di luce, gas e acqua; seguire come un'ombra i traslocatori accertandovi che gli scatoloni più pesanti non siano posti sopra i più leggeri; che non dimentichino nulla; che abbiano cura nello smontare i mobili; che non danneggino porte-finestre-vetri nel passaggio: che tra le cose trasportate non ci sia nulla di rotto o danneggiato.
Nei giorni immediatamente seguenti ricominciare il riordino delle cose;
una volta riordinato tutto, chiamare la ditta di traslochi per il ritiro degli imballi vuoti;
se i mobili sono stati danneggiati, inviate una raccomandata alla ditta di traslochi entro 8 giorni x avere il risarcimento...
dopo di che prendetevi una settimana e andatevene in vacanza...
DIO MIO MI SENTO GIA' STANCAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

IL CAPPELLAIO MATTO

venerdì 6 agosto 2010

TREMATE TREMATE LE MASCHE SON TORNATE...


I contadini e gli abitanti del Piemonte in passato credevano fermamente a streghe e diavoli: ogni volta che accadeva qualcosa di strano infatti si pensava che fosse stata opera delle MASCHE ossia delle streghe, degli esseri oscuri, degli spiriti...
Il termine MASCA è in effetti una parola molto antica e forse significa proprio "anima di morto" ma si adatta bene ad una serie di "personaggi" tipici del folklore della nostra zona.
Alcuni studiosi credono che la masca piemontese sia simile alla BORDA: strega Toscana che uccideva i bambini con una corda, conosciuta anche in Emilia Romagna ed in Lombardia.
Quello che è certo è che spesso la masca, oltre a essere cattiva e dispettosa, possedeva anche qualità sovrumane che davano del filo da torcere ai poveri mortali che la incontravano sulla loro strada...
Pensate che nelle valli del Cuneese (a cui io appartengo) si credeva che la masca, prima di morire, trovata la persona adatta a cui affidare la sua eredità di stregoneria, pronunciasse queste parole: "…a te lasu el grumisel" piuttosto che "... a te lasu el casul" tradotto letteralmente significa "ti lascio il gomitolo" piuttosto che "il mestolo"...
Persino una cugina di mia nonna (a detta di tutti una masca cattivissima) pare lascò l'eredità streghesca a qualcuno della famiglia.. chissa' che non mi sia pervenuta negli anni.. :)
Insomma figure pseudomitologiche mi hanno letteralmente affascinata.
Da bambina tediavo mia nonna, soprattutto nei pomeriggi invernali in cui andavo a trovarla, affinchè mi raccontasse (alla nausea ormai) tutte le storie delle masche... racconta che ti racconta anche da adulta ormai le masche sono "vicine di casa"...
Vi chiederete perchè tutto sto ciarlare sulle MASCHE.. è semplice! tutto sto parlare e scrivere e raccontare serve a giustificare il fatto che andando in giro a spasso per la campagna della Val Pellice, ed imbattendomi nel cartello "CIABOT D'LE MASCHE" (casa delle masche), ho deciso di fare una vista a questo luogo il cui nome mi ha subito catturata!
Potevo io non a visitare codesto luogo?
LA RISPOSTA è OVVIA.
Prima di tutto ho deciso di assoldare qualcuno di altrettanto curioso e spiritoso (soprattutto serve dello spirito!) quindi ho optato per coinvolgere il mio fidato compagno di scorribande EMBHE', la Nana (ovvero la mia sorellina che terrorizzo dall'infanzia con storie paurose) ed il suo fidanzato (che tanto lavora comunque in un campo affine.. avendo una ditta di pompe funebri!!!)... siamo partiti al calar della sera intenzionati a raggiungere il posto con una illuminazione degna... un po' di "ambient" che rendesse l'atmosfera "giusta"...
Ci sono voluti un po' di tentativi ma alla fine siamo arrivati sul posto.
Purtroppo il nome è rimasto invariato ma il luogo penso sia cambiato assai: intanto è raggiungibile con strada asfaltata e poi è abitato!! insomma non è così sinistro e spettrale come pensavamo: la signora che ci abita (e che abbiamo conosciuto mentre portava a spasso il suo cane) di ha parlato della zona, del perchè viene chiamata così e ci ha dato qualche consiglio sulle passeggiate da fare nel circondario.
"Ciabot d'le masche" è così chiamato perchè si racconta che proprio in quella zona si riunissero le masche del circondario per i sabba, pare esistesse anche una vecchia casa che adesso non c'è piu'.
la zona è immersa in un bosco bellissimo in cui fare passeggiate spettacolari.
Insomma bella serata, cielo spettacolare, sceneggiate della nana divertenti ma ... NIENTE MASCHE.
:(
La NANA però è pronta a giurare che la signora che abbiamo incontrato fosse una vera MASCA..
mentre parlavamo vedevo la mia sorellina sempre piu' nervosa e trepidante mentre fissava un albero.. sia lei che il fidanzato sono pronti a giurare di aver visto appeso ad un ramo un uccello decapitato... chi lo sa!
Io non ho visto niente e la signora mi è parsa così carina e garbata... insomma credo che per incontrare le MASCHE oggi serva un gran colpo di fortuna, oppure è necessario immergersi nelle vecchie tradizioni del folklore piemontese...
Comunque sia mai dire mai... quindi TREMATE, TREMATE LE MASCHE SON TORNATE!!!
IL CAPPELLAIO MATTO

mercoledì 4 agosto 2010

ESTATE


Non sono desaparecita, nè mi hanno rapita gli alieni... sono immersa in una spirale di cose che vorticano intorno a me e con le quali non so piu' stare al passo talmente si ammassano e mi si pressano addosso!
Piu' che Cappellaio Matto sto diventando il Bianconiglio con l'orologio nel taschino che corre e dice "sono in ritardo! sono in ritardo!"
Prima di tutto la cucciola neo arrivata, la nostra cagnetta Brida, reclama (giustamente) del tempo per educazione, passeggiate e coccole!
Poi c'è la casa in costruzione: ad ottobre verranno a montarla ma nel frattempo ci sono tutte le operazioni necessarie per predisporre la platea su cui il nostro prefabbricato in bioedilizia a basso consumo energetico verra' montanto... permessi, domande, comune, scelta materiali interni/esterni casa, decisioni da prendere, mutui da richiedere...
Come se non bastasse mi sono presa una laringite/tracheite che mi ha piegata a novanta (e scusate la poca finezza nell'espressione... ma così almeno rende l'idea!)..
Insomma è un periodo un po' così...
Bello! molto bello, pieno di cose da fare e da decidere. Pieno anche di soddisfazioni e di creatività.. stancante forse, ma positivo.
Presto tornerò con le novità, intanto però ne approfitto per augurare a tutti buona estate e buone vacanze!


IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 26 aprile 2010

LO SWAP RECYCLING PARTY

Nella piu' rosea delle ipotesi tra otto mesi si trasloca (mi rifiuto di prendere in considerazione la peggiore...) ed essendo per l'ennesima volta alle prese con il CAMBIO DI STAGIONE.. bhe ne approfitto e mi porto avanti con il lavoro!
Conosco con precisione cosa vuol dire organizzare un trasloco con la "T" maiuscola (in vita mia ne ho fatti almeno 5/6!!!) e so che bisogna organizzarsi per tempo ed essere di mente lucida e cuore forte per affrontare tutto ciò che comporta!
Primo step: rendersi conto di quello che effettivamente usiamo.
Ci sono tante di quelle cose che possediamo per il puro gusto di possedere, ma che non ci servono e non usiamo anche se le troviamo proprio belle! LA PAROLA D'ORDINE è DISFARCENE!!
Secondo step: inscatolare tutto ciò che da qui al trasloco in casa nuova non toccheremo perchè non indispensabili (parlo di tutti i servizi della nonna, della mamma, della zia... coperte e copertine, tovaglie e tovagliette, fotografie di famiglia, cimeli vari....) TUTTO GIA' IMBALLATO ED ETICHETTATO!!!
Il terzo step, una volta passati i primi due, è quello di farsi un c... quadro nel completare il lavoro fino in fondo ed alla perfezione...
L'ultimo step, quello gratificante e divertente, è -una volta pronte - CHIAMARE LE AMICHE.
Si decide una data, presumibilmente il pomeriggio tardi o la sera presto, si stappano due bottiglie di vino buono e si rosicchia qualcosa insieme (l'ideale è ognuna porta qualcosa da mangiare per evitare sbattimenti vari) e mentre si regala loro la possibilità di rifarsi il guardaroba (e non solo) del tutto GRATIS... si fanno tante, tantissime risate insieme!
In piu' ci sara' sempre qualcuna di loro che ha lo stesso problema e che se ne arriverà con cose carinissime che non mette piu'.. Vestiti, borse, scarpe, orecchini, teli arredo, libri, chi piu' ne ha, piu' ne metta.. sara' come una giornata di shopping all'ennesima potenza. Però alla fine della giornata nessuno avra' speso un centesimo, voi avrete svuotato la casa da oggetti inutili e l'umore sara' alle stelle!!!

IL CAPPELLAIO MATTO

venerdì 5 marzo 2010

Sapore d'Antico


Da sempre sono attratta da tutto cio' che appartiene al passato (prossimo o remoto che sia!!)... è piu' forte di me, scovo un vecchio libro, delle foto, dei quaderni o degli abiti, degli oggetti di uso quotidiano, non importa cosa... quello che accade è che sono rapita da qualcosa di indefinito che mi porta a quando quegli oggetti erano "in vita".
E' un fascino sottile che emana tutto ciò che ha una storia.
Ricordo che da bambina aspettavo impazientemente che mio padre salisse in soffitta e di corsa gli andavo dietro ed attaccavo con "questo cos'è? qui cosa c'è? e questo a cosa serve? e quello di chi era?" rovistando fra le scatole piene di polvere.
Ricordo chiaramente i Vecchi scatoloni, la luce che fitra tra le tegole del tetto, mio padre che dapprima mi dava retta e poi mi lasciava in quel mondo intriso di mistero e magia raccomadandosi di non cascare nella botola che portava al piano inferiore...
Ammassi di vecchi libri, vestiti, oggetti metallici, foto... oggetti esistevano già PRIMA che io esistessi... uno stupore e una curiosità indefiniti mi salivano dentro.
La stessa scena si ripeteva a casa delle nonne, nei ripostigli e nelle cantine di tutto il parentado... piu' erano "gingilli" datati e piu' mi soffermavo ad ammirarli. Il vecchio mobile radio appartenuto a mio nonno, il primo frullatore di mia nonna, i cubi gioco di mia sorella, le foto dei miei trisavoli, la bambola gigante di mia mamma tutta rotta ma bellissima...
L'altro giorno a casa di mio padre ho notato la botola magica che dal bagno sale in soffitta. E la voglia di tornare in quel magico mondo sospeso è piombata prepotente...
Se devo immaginare un posto di passaggio per le anime che compiono il loro cammino immagino proprio una soffitta, in penombra, quieta, serena.. un posto dove si incontra passato, presente e futuro; un luogo dove chi è stato ha lasciato un'impronta e chi sara' può cogliere una parte di se in quello che fu... un luogo dove se vuoi puoi incontrare le tue radici, conoscere qualcosa di chi non hai mai incontrato, capire da dove vieni e dove stai andando...


IL CAPPELLAIO MATTO

A.A.A. CERCASI LAMPADARIO DELLE NONNE...

Avete presente i lampadari delle nonne mezzi ossidati e un poco antiquati? Quelli che non hanno nessun valore ma che vengono spesso archiviati nella categoria "ciapa pur" (in piemontese acchiappa polvere)? Quelli che ogni tanto guardi e ti chiedi chi abbia mai potuto concepire una schifezza simile?? Quelli che quando tua nonna ti diceva "puliamo il lampadario" ti saresti sparata un colpo in bocca? Ecco proprio quelli. Sto disperatamente cercando uno di quei lampadari a goccia che fino a qualche tempo fa avrei tenuto a distanza... ma oggi LO VOGLIO.
lo voglio perchè HO UN'IDEA.
Ricicliamooooooooo...
;)

IL CAPPELLAIO MATTO

giovedì 25 febbraio 2010

IL MIO ANIMALE TOTEM?????


La DUCHESSA (uno dei personaggi mandati su questa terra per farmi interrogare sulle cose FONDAMENTALI della vita) con un suo commento al post sul cane dei miei sogni mi ha fatto paranoiare quanto basta.. E, paranoie a parte, ho iniziato a pensare pensare pensare..
Chi mi conosce bene sa che adoro Max: con lui c'è sempre stato e ci sara' sempre un legame affettivo indissolubile. E' uno degli esseri viventi che mi hanno dato di piu' durante questa vita.
Il mio Max era un Pastore Tedesco, un cane come tanti apparentemente.. ma non per me.
La sensazione che ha sempre dato è quella di essere mezzo Cane e mezzo Lupo: e proprio questo era quello che mi colpiva di piu' di lui...
Quella sua essenza così ben dosata: aspra e dolce, forte e delicata, selvaggia e docile... due in uno.
Due forze della natura contrapposte che agivano in un unico equilibrato essere.
Ora... dire quello che scatenava in me l'accarezzarlo, il giocarci, l'avere a che fare con un animale così fantastico.. non è plausibile.
Quello che so però è che è in assoluto l'animale che ho sentito piu' vicino a me stessa.
Bastava uno sguardo, una sensazione, un gesto e sapevamo già tutto (nel bene e nel male...)
Qualcosa mi è rimasto dentro di questo fantasico AMICO. E credo che quel qualcosa sia il mio GUARDIANO.
Mezzo LUPO e mezzo CANE.

(Tratto da "Animali di Potere")
LUPO
Il Lupo è associato alla stella Sirio nella costellazione dei Cani Maggiori, ed è stato a lungo considerato dai Nativi americani come un maestro e una guida; è un maestro che torna col suo branco dopo un lungo vagare per raccontare a tutti le nuove cose osservate e le nuove esperienze fatte. I lupi sono leali con il loro compagno e monogami ed hanno uno forte senso della famiglia mantenendosi al contempo individuali. Quando un lupo ulula alla luna, si identifica coi suoi poteri e la sua energia spirituale ed entra in contatto con l'inconscio attraverso il quale accede alla conoscenza.
I lupi sono anche tra i più fraintesi animali selvatici, storie sul loro sanguefreddo e spietatezza sono state diffuse ingiustamente in quanto sono animali affettuosi sociali e intelligenti. Sono dei grandi spiriti liberi tuttavia i loro branchi sono ben organizzati.
Chi possiede la medicina del Lupo ha un grande senso di indipendenza e comunica perfettamente anche attraverso sottili cambiamenti nella tonalità di voce nelle inflessioni e nei movimenti del corpo. Spesso questi soggetti trovano soluzioni ai problemi apportando stabilità e compresioni propria delle strutture familiari. La medicina del lupo comprende anche la forza di fronteggiare con dignità e coraggio la fine di un ciclo. Sono degli spiriti maestri, guide attraverso i sogni e le meditazioni, istintivi e intelligenti, sociali e con alti valori famigliari, superano in astuzia i nemici, posseggono l'abilità di passare non visti.
Il Lupo può darti il potere di diventare un maestro per gli altri per far meglio capire agli altri come trovare il proprio sentiero. L'energia del lupo permetterà inoltre di stabilire una connessione con il tuo leader interno. Il lupo potrebbe anche volerti dire di cercare dei luoghi solitari che ti permettano di vedere il tuo maestro intreriore: in un luogo pieno di potere, lontano dagli esseri umani potresti tovare il tuo vero te stesso.

CANE
Il cane è il servitore soldato che faceva la guardia alle abitazioni delle tribù, proteggendola dagli attacchi a sorpresa e aiutava durante la caccia. Il cane è il simbolo di lealtà e di amore incondizionato, protezione e servilismo.
La sua medicina comprende la complicità e l'affetto tipico delle grandi amicizie e la medicina protettiva del guardiano. Se il tuo potere è quello del Cane la tua devozione nei confronti della famiglia e degli amici è infinita. Provi grande soddisfazioni nel rendere dei servigi agli altri, pronto ad offrire sempre la tua mano al nemico in difficoltà. Una parola gentile, una carezza o qualsiasi altro atto di gentilezza per te contano molto di più che non qualcosa di materiale.Il cane e la sua medicina sono orientati verso il servizio e sono fedeli ai loro padroni al di là del modo in cui vengono trattati. Anche se sgridato o picchiato il Cane risponderà sempre lealmente e questo non perchè sia stupido, ma è invece estremamente compassionevole e conosce i limiti dell'uomo, il Cane è uno spirito estremamente tollerante.
Il cane ti insegna anche che la lealtà va usata anche con se stessi, trovare la propria verità ed essere coerenti. Ti ricorda che che rispettando e credendo in te stesso nelle tue capacità, puoi realmente rendere un buon servizio al prossimo.

IL CAPPELLAIO MATTO

IL CANE DEI MIEI SOGNI


Sono due notti che sogno incessantemente il mio AMORE a quattro zampe: MAX.
Ormai sono tre anni che non c'è piu' però spesso di notte torna a trovarmi.. il pelo morbido, il profumo rassicurante, gli occhi intelligenti che ti scrutano l'anima...
CARO AMICO ALLORA è VERO CHE NON MI LASCERAI MAI!!!
:)

IL CAPPELLAIO MATTO

ps. nella fotografia "Cappuccetto Rosso e il Lupo" anno 2005

venerdì 12 febbraio 2010

PIERINO PIERONE OVVERO IL BAMBINO NEL SACCO



Pierino Pierone era un bambino alto così, che andava a scuola. Per la strada di scuola c'era un orto con un pero, e Pierino Pierone ci s'arrampicava a mangiar le pere. Sotto il pero passò la Strega Bistrega e disse:
Pierino Pierone dammi una pera
Con la tua bianca manina,
Ché a vederle, son sincera,
Sento in bocca l'acquolina
!
Pierino Pierone pensò: «Questa si sente l'acquolina in bocca perché vuole mangiare me, non le pere», e non voleva scendere dall'albero. Colse una pera e la buttò alla Strega Bistrega. Ma la pera cascò per terra, proprio dov'era passata una mucca e aveva lasciato un suo ricordo.
La Strega Bistrega ripeté:
Pierino Pierone dammi una pera
Con la tua bianca manina,
Ché a vederle, son sincera,
Sento in bocca l'acquolina
!
Ma Pierino Pierone non scese e buttò un'altra pera, e la pera cadde per terra, proprio dov'era passato un cavallo e aveva lasciato un laghetto.
La Strega Bistrega ripeté la sua preghiera e Pierino Pierone pensò che era meglio accontentarla. Scese e le porse una pera. La Strega Bistrega aperse il sacco ma invece di metterci la pera ci mise Pierino Pierone, legò il sacco e se lo mise in spalla.
Fatto un pezzo di strada, la Strega Bistrega dovette fermarsi a fare un bisognino: posò il sacco e si nascose m un cespuglio. Pierino Pierone che intanto, coi suoi dentini da topo, aveva rosicchiato la corda che legava il sacco, saltò fuori, ficcò nel sacco una bella pietra e scappò. La Strega Bistrega riprese il sacco e se lo mise sulle spalle.
Ahimè Pierino Pierone
Pesi come un pietrone
!
disse, e andò a casa. L'uscio era chiuso e la Strega Bistrega chiamò sua figlia:
Margherita Margheritone,
Vieni giù e apri il portone
E prepara il calderone
Per bollire Pierino Pierone
.
Margherita Margheritone apri e poi mise sul fuoco un calderone pieno d'acqua. Appena l'acqua bollì, la Strega Bistrega ci vuotò dentro il sacco. - Plaff! - fece la pietra, e sfondò il calderone; l'acqua andò sul fuoco e tutt'intorno e bruciò le gambe alla Strega Bistrega.
Mamma mia cosa vuol dire:
Porti i sassi da bollire?
disse Margherita Margheritone. E la Strega Bistrega saltando per il bruciore:
Figlia mia, riaccendi il fuoco,
Io ritorno qui tra poco
.
Cambiò vestito, si mise una parrucca bionda, e andò via col sacco.
Pierino Pierone invece d'andare a scuola era tornato sul pero. Ripassò la Strega Bistrega travestita, sperando di non esser riconosciuta, e gli disse:
Pierino Pierone dammi una pera
Con la tua bianca manina,
Ché a vederle, son sincera,
Sento in bocca l'acquolina
!
Ma Pierino Pierone l'aveva riconosciuta lo stesso e si guardava bene dallo scendere:
Non do pere alla Strega Bistrega
Se no mi prende e nel sacco mi lega
.
E la Strega Bistrega lo rassicurò:
Non sono chi credi, son sincera,
Arrivata son qui stamattina,
Pierino Pierone dammi una pera
Con la tua bianca manina.
E tanto disse tanto fece che Pierino Pierone si persuase scese a darle una pera. La Strega Bistrega lo ficcò subito nel sacco.
Arrivati a quel cespuglio, dovette di nuovo fermarsi per un bisognino, ma stavolta il sacco era legato così forte che Pierino Pierone non poteva scappare. Allora il ragazzo si mise a fare il verso della quaglia. Passò un cacciatore con un cane cercando quaglie, trovò il sacco e l'aperse. Pierino Pierone saltò fuori e supplicò il cacciatore di mettere il cane al suo posto nel sacco. Quando lí Strega Bistrega tornò e riprese il sacco, il cane lì dentro non faceva che dimenarsi e guaire, e la Strega Bistrega diceva:
Pierino Píerone non ti rimane
Che saltare e guaire come un cane.

Arrivò alla porta e chiamò la figlia:
Margherita Margheritone,
Vieni giù e apri il portone
E prepara il calderone
Per bollire Pierino Pierone.

Ma quando fece per rovesciare il sacco nell'acqua bollente, il cane furioso sgusciò fuori, le morse un polpaccio, saltò in cortile e cominciò a sbranar galline.
Mamma mia, che casi strani,
Tu per cena mangi i cani?
disse Margherita Margheritone. E la Strega Bistrega:
Figlia mia, riaccendi il fuoco,
Io ritorno qui tra poco.
Cambiò vestito, si mise una parrucca rossa e tornò al pero; e tanto disse tanto fece che Pierino Pierone si lasciò acchiappare un'altra volta. Questa volta non si fermò in nessun posto e portò il sacco fino a casa, dove sua figlia l'aspettava sull'uscio.
- Prendilo e chiudilo nella stia, - le disse, - e domani di buonora, mentre io sono via, fallo in spezzatino con patate.
Margherita Margheritone, l'indomani mattina, prese un tagliere e una mezzaluna e aperse uno spiraglio nella stia.
Pierino Pierone fammi un piacere,
Metti la testa su questo tagliere.
E lui:
Come? Fammi un po' vedere.
Margherita Margheritone posò il collo sul tagliere e Pierino Pierone prese la mezzaluna, le tagliò la testa e la mise a friggere in padella.
Venne la Strega Bistrega ed esclamò:
Margheritone figlia mia bella,
Chi t'ha messa lì in pade
lla?
- Io! - fece Pierino Pierone su dalla cappa del camino,
- Come hai fatto a salire lassù? - chiese la Strega Bistrega.
- Ho messo una pignatta sopra l'altra e sono salito.
Allora la Strega Bistrega provò a farsi una scala di pignatte per salire ad acchiapparlo, ma sul più bello sfondò le pignatte, cadde nel fuoco e bruciò fino all'ultimo briciolo.
Da Fiabe Italiane, di Italo Calvino
.. LA STORIA DI PIERINO PIERONE, IN ASSOLUTO LA PREFERITA DI TUTTI I BAMBINI CHE CONOSCO.. IO PER PRIMA!
IL CAPPELLAIO MATTO

venerdì 5 febbraio 2010

L'AMORE è...


.. Toranare a casa dopo mille impegni e mille casini, stanca morta, con il broncio ed il nervoso perchè tutti ti remano contro e ti fanno arrabbiare.. e trovare la sua faccia sorridente disegnata sul rotolo finito di carta igenica...
IMPAGABILE!

IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 11 gennaio 2010

,,, SONO LIBERTY E ME NE VANTO


La Duchessa ha istigato il "can che dorme" con il suo post precedente.. ed io non ho potuto non cogliere la palla al balzo...
Il motivo per cui noi ci amiamo tanto è la nostra appartenenza involontaria ed incondizionata al LIBERTY... in tutto e per tutto... nostro malgrado.
Mi sorella dice che sono "una nonna", che ho gusti "antiquati", che vivo nel mio "mondo antico"..
Embhè cerca di essere gentile e sostiene che "sono classica", ma - credetemi - io di CLASSICO non ho NULLA!
IO SONO LIBERTY E ME NE VANTO!
Dal tipo di casa che vorrei (internamente ed esternamente, giardino d'inverno compreso), al taglio sartoriale che in assoluto trovo più elegante, senza parlare dei gioielli che mi fanno impazzire, delle acconciature che sogno.. passando dalle città che mi piacciono di piu' fino ad arrivare all'arte che preferisco.. tutto mi parla di LIBERTY!
E questo, da conciliare con la vita moderna e le mode "in vigore" non è molto facile!
Ma che cos'è questo LIBERTY?!
L'Art Nouveau o Liberty fu uno stile artistico, diffuso principalmente in Europa (ma anche negli Stati Uniti) tra la fine dell'ottocento ed i primi del novecento (... essendo proprio pignoli si colloca fra il 1890 ed il 1920 circa).
Questo movimento in effetti fu conosciuto principalmente con la denominazione francese abbreviata di LIBERTY, ma assunse anche altri nomi, differenti da paese a paese, proprio perchè è il significato di fondo ad essere innovativo per il periodo! Trattasi di "Arte Nouveau o Arte nuova" in Francia, "Modernismo o Stile floreale" in Italia, "Modern Style" In Gran Bretagna, "Jugendstil ovvero Stile giovane" in Germania, " Style sapin" in Svizzera, "Sezessionstil o Stile di secessione" in Austria..
Insomma ditemi se non è già questo sintomatico di un movimento tutt'altro che rigido, che si adatta alle persone ed alle culture diverse.. un movimento "nuovo", "secessionista" e "rivoluzionario".. ma anche "floreale".. MI SENTO CONQUISTATA!
Stiamo parlando di uno stile che nasce da design innovativi di un negozio parigino di provenienza estremo-orientale che però trae le sue origini dall'ideologia estetica anglosassone dalle Arts and Crafts (che aveva posto l'accento sulla libera creazione dell'artigiano, come unica alternativa alla meccanizzazione e alla produzione in serie di oggetti di dubbio valore estetico).
GONGOLO AL SOLO PENSARLO. Dal Liberty non solo nasce il moderno design (e per contro la moderna architettura), ma ci arriva una lezione che ognuno di noi dovrebbe avere dentro di sè: la creazione individuale, l'originalità, la fantasia dell'espressione del singolo. Il gusto estetico di ognuno di noi infatti dovrebbe basarsi sul proprio PERSONALE modo di essere, sull'autentica espressione dell'IO e non sulla produzione seriale di oggetti della moda del momento...
(e qui, lo so... mi do la zappa sui piedi rendendomi conto che "SANTA IKEA" rientra nel calderone degli oggetti taboo.... )
Insomma l'Art Nouveau si diffuse con l'Esposizione Universale del 1900 tenutasi a Parigi, iniziarono a fioccare nuove riviste, ad esempio "L'arts pour tous", che resero L'ARTE alla portata di tutti coloro che erano interessati e non solo ad una schiera di pochi eletti!
Lo stile raggiunse probabilmente il suo apogeo durante l'Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna svoltasi a Torino (città liberty per eccellenza) nel 1902.
Ok non vorrei esagerare come al solito e menzionare tutte quelle cose noiose per molti ed elettrizzanti per me.. dico solo che anche la TEOSOFIA nasce dal liberty, senza parlare dell'ESOTERISMO...
In piu' l'ispirazione dello stile alla natura è senz'altro una genialata... regala linee dinamiche ed ondulate, armoniche ed equilibrate che permettono a semplici figure di prendere vita evolvendosi in maniera del tutto naturale in forme simili a piante o fiori. E non voglio dilungarmi a parlare dell'uso di materiali diversi e sempre nuove sperimentazioni...
A TAL PROPOSITO FACCIO UN APPELLO AD EMBHè: "ok, KLIMT, magari non è il tuo pittore preferito e GAUDI' può anche non piacere.. però non puoi dire che la loro arte ti fa schifo, è paragonabile per me ad una bestemmia!!!"..
Insomma amo il LIBERTY perchè in fondo ne faccio parte, mi sento in tutto e per tutto pervasa da questa forma espressiva incredibile... e ritrovo nella vita di tutti i giorni un'appartenenza all'espressione "dell'arte nuova" ormai divenuta "antica"..
Mi fa sorridere non amare i gioielli ma poi sciogliermi davanti a quelli di fattura liberty (e comunque voi donne ringraziate questa magnifica corrente che ispiro' anche Louis Comfort Tiffany!!!) perchè non sono semplicemente pietre preziose incastonate in leghe e metalli altrettanto preziosi, ma sono l'espressione di un artista che sta crando un capolavoro in miniatura... anche con materiali non così rinomati (vetro, avorio, pietre dure...)
.. quindi, che dire, SONO LIBERTY FINO NEL PROFONDO DELL'ANIMA, DAL PROFONDO FINO ALLA PUNTA DEI CAPELLI... E, FELICE DI ESSERLO, GONGOLO E ME NE VANTO!
;)
IL CAPPELLAIO MATTO

martedì 22 dicembre 2009

EDILIZIA BIOCOMPATIBILE...

Questa sera, finalmente, abbiamo appuntamento con l'arch. della Wolfhaus per la progettazione... Insomma andiamo a capire di che "morte morire".. La bioedilizia (potendocela permettere) è quella piu' compatibile con la nostra coscienza, con le mie allergie e con le nostre tempistiche di realizzazione... SPERANDO CHE SIA QUELLA GIUSTA!
Ho organizzato un imeneo in due mesi. Non esiste che io costruisca una casa in due anni! Materialmente non posso pensare che le cose funzionino così... Non è nella mia natura. Dopo sei mesi mi disinteresso del progetto, mi stresso, mi incarognisco, mi distraggo e perdo ogni voglia di seguire la cosa (con conseguenze catastrofiche!!!), senza contare i costi che lievitano e che rispetto ad un eventuale capitolato triplicano.. MEGLIO VIVERE IN AFFITTO A QUEL PUNTO!!
Insomma mi sono resa conto che l'edilizia tradizionale non è compatibile con la sottoscritta: i tempi sono dilatati come pure i costi, tutto è subordinato alla coscienza di chi realizza l'opera e, credetemi, di questi tempi questa non è una buona cosa (salvo per rari casi).. c'è sempre qualche intoppo o qualche imprevisto.. E, alla fine, una casa la progetti oggi e la vedi quasi finita fra due anni e mezzo (se sei fortunato), e nel frattempo PAGHI. Paghi tutto: materiali, impresa, affitto.. paghi il fatto che vuoi una casa tutta tua, che le banche applicano tassi di interesse da usurai; che l'impresa ti dice "vengo oggi" e la vedi fra due mesi; che "qualcuno" (e non sai mai chi) non ha fatto il suo dovere e devi sborsare altri soldi per ovviare alla mancanza; paghi i mal di pancia e le incazzature legate ad un sistema di "scarica barile" all'italiana; paghi con gli interessi e in anticipo.
La Bioedilizia con prefabbricati ecosostenibili ed ecocompatibili pare avere meccanismi diversi a riguardo e tempistiche decisamente minori.. chissà però se ci riserva qualche sorpresa...
IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 14 dicembre 2009

SE POTESSI.. LO AMMAZZEREI...

Quante volte ho detto questa frase?!! Ahhhhhhhhhh innumerevoli.
Mi infervoro, chiedo ad alta voce giustizia (caso mai qualcuno "lassù" mi sentisse)... dico a me stessa "se mi capitasse fra le mani..." certa che da sola saprei trovare la punzione giusta... ma la realtà dei fatti è che se ne avessi la possibilità in fondo in fondo non gli torcerei un capello.
Tutta colpa della mia coscienza che al momento naviga sopra le parti...
Credevo che un bel pugno sul grugno facesse un'eccezione per quanto lo riguarda.. subito ho persino pensato "ahahaha grande! che divertente..." ma mi sono subito pentita del pensiero ed alla vista del risultato di un atto di VIOLENZA la risata che stava per salirmi in gola si è subito spenta.
Non c'è santo che tenga, nè giustificazione di sorta. Nemmeno se trattasi di Lui che detesto con tutto il mio essere. Non sono capace di gioire per un azione del genere, chiunque sia il destinatario.
Il fatto è che innanzi tutto aborro la violenza. E' una delle brutture del mondo e vorrei che sparisse dalla faccia della terra.
Sapete.. Non sono in grado di non provare smarrimento davanti a questo sentimento che mi nasce dentro, persino un po' di tristezza nel constatare che non so detestare chi davvero se lo meriterebbe.. mi sento "spaesata" se per una volta non do contro quel detestabile farabutto.. eppure è così.
Il "nemico numero uno" questa volta è qualcosa di piu' grande e pericoloso: perchè NESSUNO merita VIOLENZA.
IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 30 novembre 2009

Attimi di Immenso


Ci sono attimi d'immenso che non credevi esistessero per te... come quando ti svegli la mattina e ti rendi conto che tutto va davvero per il verso giusto.
Ci sono attimi d'immenso che sai che riuscirai a fissare nella mente per il resto della tua esistenza e dai quali attingerai forza nei momenti difficili.. SAPRAI CHE SONO ESISTITI E CHE TORNERANNO PRIMA O POI.
Ci sono attimi di immenso in cui tutto si ferma e tu, sospesa, ringrazi ciò che ti ha portata fino a li: esattamente al tuo posto, dove prima non avresti pensato di voler stare e che ora diventa l'unico posto giusto in tutto il mondo... nel suo abbraccio.
Ci sono attimi di pura esilarante demenzialità che danno una pennellata di colore in mezzo a tutta questa meravigliosa immensita' che mi viene regalata ogni giorno...

IL CAPPELLAIO MATTO

mercoledì 18 novembre 2009

NEL PARTICOLARE...


Certo è che la vita è strana.
O forse lo siamo noi che non la guardiamo mai dal lato giusto e non sappiamo valutare...
Quello che è sicuro è che la prospettiva del particolare non ci appartiene, noi tendiamo a vedere il complesso... ma la vita insegna che è il particolare quello che conta e da li si deve partire.
A vent'anni non lo sapevo e correvo incontro al futuro con spirito battagliero lottando con tutte le mie forze per cambiare gli eventi e ciò che ritenevo non andasse bene per me; lottavo contro il particolare per modificare il complesso, senza nemmeno osservarlo, senza tenere contro del suo chiaro significato.
A distanza di anni forse ho capito qualcosa.
La vita ti mette di fronte a miliardi di particolari, chiarissimi, innegabili, immutabili: basterebbe prenderne atto e lasciarsi andare di conseguenza.. ma no! Pur essendo davanti ai nostri occhi, in primo piano, limpidi come nient'altro, non li vediamo.
Non li vogliamo vedere. Ci convinciamo che dobbiamo lottare, combattere, sacrificarci per cambiare la situazione solo perchè non vogliamo ACCETTARE.
Se avessi perso meno tempo a lottare contro la corrente della vita ed i mulini a vento che mi ero creata probabilmente avrei vissuto di più e sarei arrivata alla serenità molto prima...
Nella semplicità del particolare sta la verità...
IL CAPPELLAIO MATTO