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giovedì 22 gennaio 2009

S.O.S. PELAGIE



Quella che vedete sopra è una fotografia scattata di mio pugno quest'estate a Lampedusa.
L'isola è piccola, brulla e arsa dal sole. Il mare, inutile dirlo, è favoloso.
L'impressione in certi punti è quella di trovarsi in un'isola deserta, anche se d'agosto (mese in cui ci son stata io) c'è parecchia gente e sono necessari alcuni piccoli accorgimenti per non trovarsi in braccio agli altri turisti!!!
Già durante la vacanza ho notato tante piccole contraddizioni in questa terra di confine.. l'impressione è stata di trovarsi in terra di nessuno... la definizione che userei è "terra abbandonata a se stessa".
Premetto che mi sono trovata benissimo e che il mio soggiorno è stato fantastico.
Ma sentendo ciò che sta succedendo non posso che far correre la voce con il solito TAM-TAM che ho a mia disposizione. Perciò lascio la parola a Valeria con il post pubblicato nel blog della Filibusta ed a Giovanna , la vera voce di ciò che sta capitando a Lampedusa.
Mi auguro che qualcosa possa cambiare e che questa bellissima terra ed i suoi abitanti vengano tutelati.
IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 10 novembre 2008

CHE COS'è LA REINCARNAZIONE? DHARMA E KARMA


Per reincarnazione si intende la rinascita dell'anima o dello spirito di un individuo in un altro corpo, trascorso un certo intervallo di tempo dopo la sua morte fisica.”
È una delle credenze più diffuse in ambienti legati all'Induismo, al Buddhismo, all’Ebraismo fino ad arrivare ad alcune religioni africane...
Nell'antichità occidentale questa credenza era molto diffusa anche nelle scuole filosofiche: pensate per esempio a Platone.
Nel secolo scorso il filosofo austriaco Rudolf Steiner (1861-1925), nell'ambito della sua corrente di pensiero denominata “Antroposofia” fece circolare un’idea di reincarnazione e karma dedotta da una moderna scienza iniziatica che si ricollega a un’evoluzione del pensiero che consente all’essere umano di percepirsi come entità spirituale all’interno dell’attività pensante dell’Io.
Non vi sono prove scientifiche della reincarnazione, tuttavia pare che alcuni professionisti nell’ambito medico abbiano riportato i risultati di estese ricerche basate sulla regressione a vite passate, ottenuta con l'ipnosi o con tecniche di rilassamento guidato, nel corso delle quali i soggetti coinvolti descrivevano con dettagli esperienze di vita svoltesi sino a diversi secoli, o millenni anteriormente alla loro nascita.
Nei bambini il ricordo di vite passate pare essere più “fresco” e frequente nell’età che va dai 2 ai 6 anni, dopo quest’età tali ricordi vengono via via dimenticati.
Una credenza assai diffusa tra i buddisti indiani e tibetani è che prima di raggiungere il 'nirvana' bisogna passare molte vite, senza ricordo delle precedenti incarnazioni, queste esperienze servono a migliorare la nostra essenza e a superare gli ostacoli che precedentemente non abbiamo saputo vincere…
D’altronde la credenza nella reincarnazione non è estranea nemmeno all'Ebraismo. Definita Ghilgul, è insegnata infatti dalla Qabbalah, la componente mistico-esoterica della religione ebraica. Infatti il principale sostenitore della reincarnazione è l'Arizal che spiega che lo scopo della reincarnazione è il tikkun, la rettifica delle differenti anime Nefesh, Ruach e Neshama che possono essere raggiunte e completate in una stessa persona; egli enumera differenti concezioni di reincarnazione facendone esempi pratici, dicendo ad esempio che ogni tipo di anima deve essere rettificato in vite differenti ed in rari casi tutte in una vita soltanto, e sottolineando anche che esiste una tipologia in cui due persone si corrispondono senza per forza di cose essere stretti dalla stessa anima venuta al mondo due volte in situazioni differenti... o che più anime di persone differenti potrebbero essere rettificate nel corso di un unico ciclo di reincarnazioni… bhè in effetti è una cosa un tantino complicata… ci basti sapere che secondo la Qabbalah vi possono essere cicli di tre reincarnazioni ma si può arrivare sino a venti, trenta ed oltre: questo dipende dal tipo di reincarnazione, se si tratta di un caso tra i vari ibburim o tra i vari ghilgulim.
Comunque sia per capire meglio cos’è la reincarnazione credo sia necessario comprendere il significato di due parole presenti nella filosofia orientale della reincarnazione: DHARMA e KARMA.
La parola Dharma (corrispondente alla legge del TAO cinese), deriva dalla parola indoeuropea DHR che significa “sostenere, mantenere in essere e qualche volta formare”.
Il Dharma è dunque qualche cosa di fisso, stabile, saldo… l’eterna regola, sia per la forma delle cose che per la loro stessa natura. Il Dharma è legge di natura, ordine sia del cosmo che della vita personale poiché detta le norme del comportamento individuale. Vivere seguendo il Dharma, vivere seguendo il PROPRIO Dharma, significa andare verso la nostra vera natura, e portare questa in armonia con il Dharma universale ovvero l’essenza stessa della spiritualità stessa.
Dal punto di vista pratico e umano, il Dharma diventa come un codice di norme, come quello costituito dagli Yama dello Yoga che intendono assicurare sia l’equilibrata coesione sociale, sia la propria salute spirituale. I cinque YAMA del DHARMA sono:
Ahimsa - non violenza, prima norma etica, prescrizione che si deve osservare e realizzare per poter proseguire lungo la via della realizzazione; Satya - veracità. Consiste nella coerenza di parole pensieri ed azioni; Asteya - astensione dal furto, dal prendere cioè ciò che non ci appartiene ma anche sopprimere in sé addirittura il desiderio di tale appropriazione; Brahmacarya - controllo dell’istintualità, castità: primo passo dell’itinerario ascetico; Aparigraha - non avidità, non possesso.
Non tentare di seguire il Dharma significa essere nell’Avidya ovvero nell’ignoranza. Avidya è mancata adesione alla verità e quindi mancata adesione a Dio e ciò comporta conseguenze disastrose. Dharma è pertanto un termine sanscrito che riunisce in sé i significati di legge divina ed eterna, dovere religioso e morale, virtù, dottrina vera, giustizia.
Il KARMA invece è quella legge che adatta saggiamente ed intelligentemente l'effetto e la sua causa. Tutto il bene ed il male che abbiamo fatto in una vita, ci porterà conseguenze buone o cattive per questa o la prossime esistenze. La legge del Karma regge tutto il creato, ed è una legge immodificabile. Colui che viola una legge crea dolore per se stesso. Nella gnosi, la rappresentiamo con una bilancia. Il piatto destro corrisponde alle buone opere e si chiama Darma. Il piatto sinistro corrisponde alle cattive opere e si chiama karma. Questa legge si conosce anche come la legge di azione e conseguenza o causa ed effetto. Il Karma è una legge di compensazione e non di vendetta. KARMA è dunque un "principio universale" secondo il quale un'azione virtuosa" genera benefici nelle vite successive, mentre un'azione "non virtuosa" genera malessere e disagi nelle vite successive. Dunque, vincola tutti gli esseri senzienti al ciclo del Samsāra (Reincarnazione) poiché tutto ciò che l'essere farà, si ripercuoterà nella vita futura. Quando viene compiuta un'azione non virtuosa, viene depositatato nella vita stessa dei "semi" o "residui" in seguito alla produzione di karma negativo. Quando viene compiuta un'azione virtuosa invece, viene prodotto karma positivo. Questi residui allungheranno la permanenza dell'esistenza nel Samsāra. È talora contemplata l'esistenza di un tipo di Karma che non è né positivo né negativo ma eticamente neutro, quello che è compiuto da un essere completamente vigile, attento e consapevole, ossia da un risvegliato. Ogni manifestazione degli esseri senzienti possiede una certa quantità di "semi del Karma", che finché non verranno esauriti, li costringeranno a permanere nel ciclo del Samsāra. Questi "semi" sono frutto di azioni compiute da innumerevoli vite precedenti. Essi non possono diminuire ma possono essere distrutti con il raggiungimento dell'"illuminazione". Con l'estinzione del debito karmico, l'essere non sarà più vincolato al Karma e quindi al Samsāra e potrà raggiungere il Nirvana. Ricordiamoci però che anche la sola intenzione è un'azione (di tipo mentale ma sempre azione è...), e quindi è un karma: ovvero un elemento che scatena causa ed effetto!!! Esistono poi diversi tipi di karma:
• Karma familiare: ad ogni essere umano corrisponde un padre una madre, qualche fratello, uno sposo e qualche figlio. Con tutti questi è legato dalla legge del Karma. Qualcosa gli dobbiamo e qualcosa ci devono, d'accordo e secondo come ci siamo comportati nelle vite precedenti.
• Karma collettivo: è quello con il quale diverse persone hanno karma individuali simili. (calamità, una inondazione, una siccità, peste, epidemie, ecc. )
• Karma Nazionale: è la situazione che soffre tutta una nazione, per esempio un terremoto, una guerra civile, Berlusconi ecc..
Potremmo andare avanti all'infinito.. ma direi di chiuderla qui... mi è già venuta la tristezza... Non ricorderò un sacco di vite liberty vissute nel corso dei secoli, ma pagherò le conseguenze dei semi di karma buoni o cattivi continuando a vagare da una vita all'altra.. errando alla ricerca del Dharma... E pensare che io ero convinta che Dharma fosse la tigre di Tremal-Nike ne "i misteri della Giungla nera"!!!!


IL CAPPELLAIO MATTO

martedì 14 ottobre 2008

LA CASA SULL'ALBERO


Cosa si ottiene quando un architetto paesaggista, un botanico e un artigiano del legno si mettono insieme per progettare e creare qualcosa di nuovo? Un sorprendente prefabbricato in un albero!!
Questo moderno e naturale modo di vivere una casa, forse, può rappresentare una soluzione per l'errato e insesato edificare del nostro secolo...
Immaginate di iniziare a vivere sugli alberi, in case dotate di tutto il necessario... e con l'aggiunta del verde delle fronde, dell'aria buona continuamente prodotta dal nostro "coinquilino" (o sarebbe meglio dire ospite??) e del vivere letteralmente immersi nella natura.
Per acquistare una casetta sull’albero: Cheeky Monkey Tree House, un pò grezze ma sicuramente meno costose dei mega progetti di Treehouse Company, che a gennaio ha inaugurato un complesso arboricolo molto affascinante al Castello di Alnwick. In alternativa costruiscono su misura bellissime case sugli alberi anche i francesi di La Cabane Perchee e i tedeschi di Baumraum.
Dati i costi, molte sono commissionate da hotel e lodge come la Bamboo Treehouse a Porto Rico, TreeHouse Village EcoResort a Kavieng nel New Ireland in Papua New Guinea, la Negril Treehouse Resort o le Turkmen Treehouses sul mare di Olympos in Turchia. Resta sempre consigliabile il fai-da-te con le risorse che si trovano ad esempio qui. Da vedere le piu’ pazze: Daniel’s Woodland.. Insomma Io VOGLIO UNA CASA SU UN ALBERO!!!


IL CAPPELLAIO MATTO

lunedì 29 settembre 2008

Area51 Parte Seconda: UFO e Teorie Cospirative..


E rieccoci a parlare della famigerata AREA51 e di tutti i misteri, complotti, interrogativi irrisolti che ci gravitano attorno… ma prima di iniziare una curiosità…
Negli USA,con una spesa di 150 dollari è possibile stipulare una polizza assicurativa contro il rischi di rapimento da parte degli extraterrestri(??!) Il risarcimento stabilito nel caso che si verifichi l'evento temuto è di 30 milioni di dollari: CHIARAMENTE per ottenerlo è necessario presentare inoppugnabili prove fotografiche e mediche..

Permettetemi di dire che questi qui sono FUORI DI TESTA…

(Tornando invece all’Area 51…)
Alcuni ufologi sostengono che il governo degli Stati Uniti ha, o avrebbe avuto, contatti con extraterrestri mantenuti segreti per l'opinione pubblica generale. In particolare tra gli ufologi è diffusa la convinzione che dopo il cosiddetto incidente di Roswell (1947), i resti di un UFO e del suo equipaggio fossero stati trasportati all'interno della base.
E chiaro che il segreto militare fa sì che poco si sappia sui lavori effettuati all'interno dell'area favorendo lo sviluppo di leggende e teorie cospirative di ogni sorta. Vere o presunte che siano non credo che nessuno di noi potrà saperlo tanto presto…
Bob Lazar disse che i dischi volanti alieni trovati sul suolo americano e immediatamente nascosti si trovano in gran parte non nell'Area 51, ove ci sono solo i resti degli alieni, ma nell'Area S-4.
Sostenne inoltre che i presunti decessi degli operai in carica presso l’Area51, per quanto fu possibile appurare, erano stati causati dalla prolungata esposizione dei soggetti a sostanze tossiche sconosciute che ne avevano compromesso la funzionalità dell'organismo conducendoli in pochi mesi al decesso. Ora… si trattava di una sostanza extraterrestre sconosciuta, oppure di una terribile arma per un’eventuale guerra batteriologica??!!
Ai primi del 1989, il giornalista televisivo George Knapp impegnato in una serie di trasmissioni sugli UFO fu avvicinato da Robed Scott Lazar, un trentenne che dichiarò di essere un fisico, di aver lavorato nel complesso di Nellis e di avere una serie di rivelazioni sensazionali da fare. Knapp controllò la sua storia e si convinse a renderla nota. Lazar, senza mezzi termini, affermò che nell'Area 51 si lavorava a velivoli a propulsione gravitazionale di origine aliena, e che aveva subito accuse di spionaggio e minacce di morte. Egli avrebbe svolto le sue attività tra il dicembre 1988 e l'aprile 1989 in una zona denominata S-4, circa 16 km più a sud dell'Area 51. (E’ attestato che Lazar, nel 1982, abbia lavorato presso i Laboratori Nazionali di Fisica di Los Alamos...) Successivamente, con il suo impiego presso S-4, gli sarebbe stato dato accesso ad informazioni altamente riservate. Lì, dentro enormi hangar sotterranei fra loro collegati, in un'atmosfera di continui controlli ed intimidazioni, il primo giorno gli sarebbero stati fatti leggere circa 120 documenti sugli UFO: nove astronavi erano cadute in mano alle autorità - non era spiegato come - ed autopsie erano state eseguite su cadaveri di alieni provenienti dal quarto pianeta del sistema stellare binario Zeta Reticuli 2.
Lazar avrebbe lavorato ad un velivolo del diametro di 9-12 m, al cui interno c'era una colonna centrale che correva tra il pavimento e il soffitto del disco. Una consolle appariva rimossa, e le sedie sembravano esser state costruite per «bambini». Secondo Lazar il velivolo era propulso da un reattore ad antimateria, un apparato emisferico posto sul pavimento del velivolo, delle dimensioni di un pallone da basket. Gli sarebbe stato mostrato anche il reattore in funzione. Come «carburante» il disco avrebbe utilizzato poco più di due etti di un elemento con numero atomico 115, un minerale superpesante non sintetizzabile sulla terra. Questo sistema propulsivo avrebbe permesso di manipolare lo spazio-tempo e di rendere invisibili i velivoli.
Il lavoro di Lazar sarebbe consistito in un tentativo di duplicare il reattore, da lontano avrebbe potuto osservare anche i nove tipi diversi di dischi posteggiati negli hangar.
Durante un breve volo dell'astronave su cui aveva lavorato: questa divenne blu, luminosa nella parte inferiore e cominciò a sibilare come un apparato ad alto voltaggio elettrico. La sera del 22 marzo dell'89 Lazar avrebbe anche condotto sua moglie Tracy, l’appassionato di UFO John Lear ed un amico, Gene Huff, in una località desolata a 24 km dalla zona dei presunti test. Qui, avrebbero osservato e filmato strane luci ellittiche compiere ardite manovre sulle Groom Mountains. Sul video si sentono anche i commenti eccitati dei testimoni.
In seguito furono scoperti: Lazar venne minacciato dall’FBI, e nell'aprile (o maggio) 1989 cancellato dalla lista degli addetti ad Area 51.
Su richiesta di Knapp, Lazar si è sottoposto più volte al test del poligrafo - la cosiddetta «macchina della verità» - con almeno quattro diversi esaminatori e con risultati incoraggianti ma non univoci. Uno degli esaminatori, Terry Tavernetti, ricevette a sua volta minacce telefoniche. Un ipnotista clinico che lavora spesso con la Polizia, Layne Keck, nell'89 ha inoltre sottoposto Lazar a ipnosi regressiva, ed ha concluso che l'uomo è sincero ma che durante il suo periodo di lavoro per i servizi gli sarebbe stato somministrato un farmaco e gli sarebbero state date istruzioni ipnotiche per indurlo a non ricordare i dettagli di ciò che aveva visto. Lazar ammise nel corso delle sue “dichiarazioni” di aver intravisto, dentro S-4, due uomini in camice bianco discutere con «qualcuno di piccolo, dalle lunghe braccia», ma si è rifiutato di sostenere che poteva trattarsi di un alieno. Fra i 120 documenti che egli avrebbe potuto leggere, vi sarebbero stati quelli concernenti i progetti «Galileo» (attività di volo con i dischi volanti), «Looking Glass» (studi sulla possibilità di vedere il passato) «Siderick» (su potentissime armi a raggi) e uno riguardante l'origine dell'umanità, che sarebbe nata grazie ad esperimenti genetici degli alieni…
Ma... mi chiedo.. QUALCUNO HA VISTO UN UFO???
IL CAPPELLAIO MATTO

giovedì 25 settembre 2008

AREA 51.. PARTE PRIMA

(Immagine Area51 disponibile su INTERNET tramite Google Earth)

Ieri l’ho promesso ed oggi provvedo. (Embhe miscredente!!!)
Che cos’è l’area 51? Quali sono i misteri che cela? C’è del vero relativamente agli studi su presunti UFO o è tutta una montatura per coprire esperimenti ben più “terrestri”!!?
L'Area 51 è parte di una vasta zona militare operativa situata vicino al villaggio di Rachel, a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud dello stato statunitense del Nevada. Il nome ufficiale è sconosciuto; viene di frequente indicata come Groom Lake Air Force Facility e non si conosce con precisione né il periodo di costruzione né le funzioni attribuitele.
È celebre soprattutto per i presunti complotti riguardanti gli UFO.
Sta di fatto che la conformazione del terreno (una vera e propria difesa naturale) rende la base difficilmente penetrabile. Inoltre, come per tutte le basi militari, sono numerosissime le misure di sicurezza tecnologiche (sensori di movimento, laser, telecamere) e pattuglie armate. Sulla zona è vietato il sorvolo aereo senza autorizzazione.
E fin qui.. niente di misterioso..
MA.. LO SAPEVATE CHE…
Secondo i calcoli di esperti l'area51 spende 30 miliardi di dollari all'anno di cui un terzo per progetti e due terzi per la sua sicurezza e per mantenere nascosti i segreti!??
Ha la più grande pista per aerei del mondo che è poco più piccola delle marche??!
Tutto il personale che lavora nell'area51 per raggiungerla decolla dall'aeroporto di LAS VEGAS come normalissimi civili per non dare nell'occhio?!!
L'esatta posizione dell'area51 venne definita dai satelliti spia russi nel luglio 1988 ma la scoperta fu resa pubblica solo nel 1990??!
La via TERRESTRE di accesso è tutt'altro che appariscente. Si tratta di una strada sterrata e polverosa che si stacca dalla statale 375 all'altezza di una grande cassetta della posta di color bianco (una volta completamente nera). Questa vita d’accesso pare sia stata e sia tutt’ora teatro di numerosi avvistamenti UFO…
In realtà possiamo solo fantasticare su cosa si nasconda dentro (e sotto) la misteriosa Area 51. Installazioni militari, progetti top-secret, UFO, alieni: tutto questo è Dreamland.
Quello che non può essere visto, non esiste: questa è la filosofia del Pentagono e chiaramente dell’Area 51 si vede moooooolto poco!
Si mormora che siano numerosi gli studi sui veivoli extraterrestri precipitati sul nostro pianeta nel 1947 e nel 1949 nei pressi dell’arcinota Roswell; si vocifera anche che i test di volo successivamente condotti nell’Area51 fossero condotti proprio con prototipi realizzati sulle tecnologie aliene dedotte dai relitti rinvenuti, il tutto ovviamente con la massima segretezza
MA … (c’è sempre un “ma”) ad attirare l'Area 51 nell'occhio del ciclone ci pensa Bob Lazar nel maggio del 1989, tramite un'intervista esplosiva rilasciata alla rete televisiva di Las Vegas KLAS-TV. Lazar dichiara di essere un ingegnere assunto per studiare veicoli extraterrestri custoditi in una installazione segreta vicino al lago Papoose, poco più a sud del lago Groom: la misteriosa area S4. E' la scintilla che scatena l'inferno, rendendo l'Area 51 famosa in tutto il mondo.
Non è da meno il clamore suscitato da Jonathan Turley, docente di legge alla George Washington University. Turley avvia nel 1994 una battaglia legale, denunciando le pericolose condizioni in cui lavorano alcuni operai dell'Area 51, e perfino il verificarsi di alcuni decessi.
Curiosi in terra, curiosi in cielo, curiosi nello spazio. Tutto il mondo osserva Dreamland. La Air Force decide quindi di aumentare ulteriormente il livello di sicurezza… Nuovi prototipi di veivoli TOP SECRET vengono sfornati a raffica ma… Qualcuno ha visto un UFO?
Esiste una ricostruzione di un alieno conservata al museo di Roswell: veivolo ed equipaggio sarebbero poi stati studiati nell'Area 51.
La maggior parte delle indiscrezioni trapelate ci arrivano dagli addetti occupati al suo interno. Lazar afferma di aver lavorato per cinque mesi allo studio di velivoli di natura extraterrestre. Lo scienziato rilascia numerosi dettagli, primo fra tutti la posizione dei laboratori in cui si troverebbero gli UFO, e puntualizza che lo staff di 22 scienziati di cui avrebbe fatto parte era impegnato in un progetto di retroingegneria, finalizzato cioè a individuare le tecnologie impiegate nella costruzione di nove dischi volanti.
Scende nei particolari, descrivendo i velivoli che avrebbe avuto modo di esaminare di persona. Sulla superficie delle fusoliere mancherebbero giunture, bulloni o saldature, ed i bordi arrotondati sarebbero privi di spigoli vivi. A suo dire sembrerebbero modellati nella cera, come se fossero stati fusi in un monoblocco. Anomali anche gli interni, con sedili ad appena 30 cm dal pavimento. Lo scienziato descrive anche il sistema di propulsione, costituito da una sfera poco più grande di una palla da tennis, capace di irradiare un campo antigravitazionale all'interno di un cilindro cavo lungo quanto il velivolo.
Altra fonte d'informazioni George Knapp (il giornalista della KLAS contattato da Lazar), il quale ha reso noto un videotape, ricevuto da un uomo che avrebbe diretto vari programmi nella base di Nellis, in cui si asserisce che dal 1950 le autorità statunitensi starebbero custodendo materiale di origine extraterrestre, e addirittura delle creature aliene.
A supportare tali tesi ci sarebbero gli svariati avvistamenti di UFO intorno all'area di Groom Lake. Fra i tanti, vale la pena menzionare quello ripreso da una troupe della Nippon Tv guidata da Norio Hayakawa. Il filmato mostra un oggetto che decolla dall'Area 51 a velocità incredibile ed effettua manovre impensabili per un normale aereo, si tratta oggetti volanti che farebbero venire l'acquolina in bocca a George Lucas (Guerre Stellari)!!!
E' facile pertanto associare i molteplici avvistamenti di UFO ai vari voli sperimentali condotti sull'Area 51, divenuta ormai chiaramenteun’installazione dedicata alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie. Ma… da dove arrivano tutti questi prototipi? Chi li ha messi a disposizione degli americani? E soprattutto… Qualcuno ha visto un UFO???!!!
IL CAPPELLAIO MATTO

giovedì 11 settembre 2008

SEAMIST: Capelli come al mare tutto l'anno!!


Quante volte ho sentito le amiche entusiaste dell’effetto mare/estate / sole sui propri capelli?!
Parlo di quell'effetto romantic-chic-trandy da "ondina naturale" che le creme spray o le spume non riproducono mai del tutto.. e che a volte ha tentato anche me...
Ecco! ci siamo: finalmente, per chi vuole le onde tra i capelli anche quando il sole non ci bacia, anche quando il mare non ci accarezza, anche quando siamo nel grigio della città: è arrivato lo spray per capelli dalla consistenza leggera, con sale marino tra gli ingredienti, per rafforzare l’effetto onda. A proteggere i capelli invece, ci pensa l’estratto di lavanda che ammorbidisce le onde e lucida i capelli. Lo spray si chiama Sea Mist ed è di Jhon Masters Organics, in vendita sul sito a circa 12 Euro, con relative istruzioni per l’uso e certificazione ecologica.
Chi si azzarda a provarlo e mi fa sapere come va???
Per quanto mi riguarda al momento continuo a non pettinarmi...


IL CAPELLAIO MATTO

venerdì 8 agosto 2008

Olimpiadi 2008 CINA....


"Il Tibet, nazione indipendente con una storia che risale al 127 a.C. è stato invaso nel 1959 dalla Repubblica Popolare Cinese.
Un milione e duecentomila tibetani, un quinto della popolazione, sono morti come risultato dell'occupazione cinese. Migliaia di prigionieri religiosi e politici vengono detenuti in campi di lavoro forzato, dove la tortura è pratica comune.
Uno degli aspetti penosi della dominazione cinese è stato il "thamzing", durante il quale i tibetani erano costretti ad autoaccusarsi dei crimini non commessi e ad autodegradarsi. I bambini erano sovente obbligati ad accusare i genitori di aver compiuto questo o quel crimine e a colpirli con sassi.
Molti genitori, a loro volta, sono stati costretti a pagare i proiettili usati per ucciderli e a ringraziare i cinesi per aver eliminato "elementi antisociali". Le donne tibetane sono soggette tuttora a sterilizzazioni forzate e a procurati aborti: il potere cinese vuole che i cinesi in Tibet siano sempre più numerosi e i tibetani sempre di meno.
Spesso vengono sterilizzate in condizioni spaventose, tutte le donne in età fertile di un paese: radunate a forza davanti a una tenda montata allo scopo, sono costrette ad attendere il loro turno ascoltando oltretutto le grida della donna operata all'interno. Non ci sono anestesie, altissima è la percentuale di donne morte per infezione, poiché vengono obbligate ad abortire anche donne in attesa da cinque o sei mesi. Le donne tibetane si rifiutano di partorire negli ospedali perché in molti casi il bimbo viene loro sottratto e considerato "morto durante il parto".
Inoltre il Tibet un tempo pacifico stato cuscinetto tra India e Cina è diventato una vasta base militare che ospita buona parte della forza missilistica nucleare cinese, valutata complessivamente in 350 testate nucleari. Esistono numerose miniere di uranio dove la manodopera è quasi esclusivamente tibetana; parecchie persone che vivono nei villaggi vicini alle basi atomiche, ai luoghi di interramento delle scorie nucleari e alle miniere di uranio, sono gravemente malate, mentre continuano a nascere bambini deformi, i campi non danno più colture, gli animali muoiono e le acque dei fiumi che attraversano vasti territori dell'Asia, quali Brahmaputra, sono contaminate da materiale radioattivo.Le risorse naturali del Tibet e la sua fragile economia stanno per essere irrimediabilmente distrutte. Gli animali selvatici sono stati sterminati, le foreste abbattute, il terreno impoverito ed eroso.
La deforestazione del Tibet procede senza sosta dal 1963 24 ore su 24.
Più di 6.000 monasteri, templi ed edifici storici sono stati razziati e rasi al suolo, le loro antiche opere d'arte ed i tesori della letteratura sono stati distrutti o venduti dai cinesi. Migliaia di statue d'oro sono state fuse, trasformate in lingotti e trasportate a Pechino.
La Cina proibisce in Tibet l'insegnamento e lo studio del Buddismo, l'odierna apparenza di libertà religiosa è stata inaugurata unicamente per fini di propaganda e turismo.
Finti monaci prezzolati popolano finti monasteri, mentre i monaci e le monache vengono espulsi, maltrattati e imprigionati.
Il Governo Tibetano in Esilio, con sede a Dharamsala, in India, è stato organizzato secondo principi democratici. Nonostante la rigida chiusura del Governo di Pechino che si ostina a negare l'esistenza di una "questione Tibetana", dal 1959 ad oggi il Dalai Lama ha formulato diverse proposte politiche per sbloccare la situazione ed avviare un serio negoziato."
Questo non è un errore: è la realtà dei fatti. I riflettori sono puntati per le Olimpiadi su uno stato, la Cina, che del tutto arbitrariamente sta distruggendo e schiavizzando i suoi simili. Sono anni che il Dalhai Lama cerca aiuto, appoggio dalla comunità internazionale ma, come sempre accade in questa società, ciò che non conviene dal punto di vista economico non viene sostenuto. Intanto la popolazione tibetana è sfiancata, il territorio è devastato e l'intera cultura millenaria di questo popolo rischia di scomparire... E la Cina organizza in grande le Olimpiadi, intimando al resto del Globo di non metter becco nelle questioni di stato che non competono agli esterni...
IL CAPPELLAIO MATTO

mercoledì 23 luglio 2008

La Profezia dei Maya ed il 2012..


22 Dicembre 2012: fine del mondo?
Ormai nel mondo del web, e non, gira una specie di febbre che addita questa data (non tanto lontana per la verità!) per la catastrofe prossima ventura.
Ma su quali basi si portano avanti questo tipo di supposizioni? Secondo le Profezie Maya! (ne parlavamo l’altro giorno vi ricordate???)
Secondo i Maya infatti ciascun ciclo del Lungo computo espresso in un calendario corrispondeva ad un'era del mondo: il passaggio da un'era all'altra è segnato da catastrofi e distruzioni. Il ciclo attualmente in corso è iniziato il 6 settembre del 3114 a. C. ed è molto vicino al termine: il nuovo ciclo inizierà appunto il 22 dicembre del 2012.
Il 21 dicembre sarà dunque l'ultimo giorno del vecchio ciclo.
Ecco dunque la ragione della previsione di catastrofi che riguarderanno in particolare questa nostra civiltà occidentale, e soprattutto per le sue grandi metropoli: New York, Parigi, Londra.
Questa data insomma è riferita ad una profezia che la civiltà Maya fece più di 5000 anni fa, profezia peraltro che non ci indica quella data come termine del mondo, ci indica invece il punto di conclusione di un anno galattico…Ricordiamoci che i Maya hanno scoperto che la Terra gira intorno al Sole, che tutto il sistema solare nel quale la Terra si trova gira anch'esso intorno alla galassia, che il giro completo del sistema solare intorno alla galassia dura 25625 anni ("anno galattico" appunto)…. Ma ricordiamoci pure che i Maya non erano, come dire… una popolazione poi tanto ottimista e serena!!!
Ed ecco la chicca che ho deciso di darvi in pasto: agli inizi dell'autunno 2002, tale Carlos Barrios ha parlato in modo divulgativo della tradizione e dei leggendari calendari Maya. La tradizione di questo popolo, dotata di un retaggio culturale che comprende migliaia di piramidi e di templi, nonché di un calendario che si è rivelato astronomicamente preciso per un periodo di milioni di anni, viene diffusamente considerata una chiave mistica per l'anima dell'lsola della Tartaruga (America Settentrionale). In discorsi pubblici ed interviste private Barrios (sia come antropologo che come iniziato), ha esposto il suo resoconto, basato sulla sua interpretazione della storia e del futuro delle Americhe e del mondo in generale; egli ha inoltre parlato del percorso che intravede da qui al solstizio d'inverno del 2012.
Carlos Barrios è nato in una famiglia spagnola su El Altiplano, la regione montuosa del Guatemala, precisamente a Huehuetenango, territorio di insediamento della tribù Maya Mam. I Mam, come altri Maya ed altri custodi della tradizione indigena, preservano parte dell'antico retaggio dell'Isola della Tartaruga; essi sono definiti custodi del tempo, esperti degli straordinari, antichi, eleganti e notevoli calendari.
Barrios è storico, antropologo e ricercatore. Dopo aver studiato per 25 anni con gli anziani, iniziando all'età di 19, è diventato anche un Ajq'ij Maya, sacerdote officiante e guida spirituale del clan dell'Aquila ed ha affermato:"Gli antropologi visitano i templi, leggono steli ed iscrizioni e confezionano storie sui Maya, tuttavia non interpretano i segni in modo corretto, lavorano solo di immaginazione... Altri scrivono delle profezie nel nome dei Maya; dicono che il mondo finirà nel dicembre del 2012. Gli anziani Maya sono furibondi per questo; il mondo non finirà, sarà trasformato. Sono gli indigeni - non altri - a possedere i calendari ed a sapere come interpretarli correttamente".
"... La comprensione del tempo, delle stagioni e dei cicli da parte dei Maya si è dimostrata ampia e sofisticata. I Maya interpretano 17 calendari diversi, alcuni dei quali calcolano con precisione il tempo per un periodo di oltre 10 milioni di anni. Il calendario che dal 1987 ha stabilmente riscosso l'attenzione globale si chiama Tzolk'in o Cholq'ij; esso, concepito moltissimo tempo fa e basato sul ciclo delle Pleiadi, è tuttora ritenuto sacro."
Con i calendari indigeni, le popolazioni native hanno conservato il ricordo di importanti momenti storici cruciali secondo i quali "Ci troviamo in un periodo nel quale il braccio destro del mondo materialista sta scomparendo, lentamente ma inesorabilmente. Siamo all'apice di un'era nella quale inizierà la pace e la gente vivrà in armonia con la Madre Terra; non ci troviamo più nel Mondo del Quarto Sole, ma non siamo ancora nel Mondo del Quinto Sole: questo è il periodo di mezzo, quello della transizione. In concomitanza con tale transizione si verificherà una colossale e globale convergenza di distruzione ambientale, caos sociale, guerre e cambiamenti terrestri. Tutto questo, dice Barrios, fu previsto con l'ausilio della semplice matematica spiroidale dei calendari Maya. I Custodi del Tempo Maya considerano la data del 21 dicembre 2012 come una rinascita, l'inizio del Mondo del Quinto Sole. Sarà l'avvio di una nuova era, derivante e contraddistinta dal meridiano solare che intersecherà l'equatore galattico e dalla Terra che si allineerà con il centro della galassia. All'alba del 21 dicembre 2012 - per la prima volta dopo 26.000 anni - il Sole nascente coinciderà con l'intersezione della Via Lattea e del piano dell'eclittica; questa intersezione cosmica viene considerata l'espressione del Sacro Albero, l'Albero della Vita - un albero presente in tutte le tradizioni spirituali del mondo. Alcuni osservatori sostengono che nel 2012 questo allineamento con il centro della galassia aprirà un canale che farà fluire energia cosmica attraverso la Terra, purificando il pianeta e tutti i suoi abitanti, portando tutto ad un più elevato livello di vibrazione."
Ed ecco che in occasione degli incontri pubblici di Santa Fe, Barrios ha raccontato una storia relativa alle più recenti cerimonie Maya per il Nuovo Anno, tenutesi in Guatemala, ed ha affermato che un anziano Mam, che gode di un'alta reputazione e vive tutto l'anno in un'isolata caverna di montagna, si è recato a Chichicastenango per parlare con la gente durante la cerimonia. L'anziano ha comunicato un messaggio semplice e diretto: ha auspicato che gli esseri umani si uniscano a sostegno della vita e della luce; attualmente ogni singolo individuo o gruppo percorre la propria strada. L'anziano delle montagne ha detto che esiste la speranza che in qualche modo il popolo della luce si raggruppi e torni unito.
Barrios ha detto al suo pubblico di Santa Fe che ci troviamo in un periodo critico della storia del mondo: "Siamo turbati, non possiamo più permetterci di scherzare. Il nostro pianeta può essere rinnovato oppure devastato, ed è giunto il momento del risveglio e dell'azione. Tutti sono necessari, nessuno si trova qui per caso ed ognuno ha uno scopo importante. Questi sono tempi duri ma speciali. Abbiamo l'opportunità di crescere ma dobbiamo essere preparati a questo momento epocale."
Barrios ha offerto una serie di indicazioni per aiutare la gente a percorrere con equilibrio il cammino degli anni a venire. "I cambiamenti profetizzati stanno per verificarsi, ma il nostro atteggiamento e le nostre iniziative ne determineranno l'asprezza o la dolcezza."
"Dobbiamo agire, onde determinare cambiamenti ed eleggere come nostri rappresentanti persone che comprendano la situazione ed intraprendano iniziative politiche volte al rispetto della Terra. La meditazione e le attività spirituali sono valide, ma lo è altrettanto l'azione.
È assai importante essere sinceri su chi siamo e sul nostro rapporto con il pianeta. Sviluppatevi secondo la vostra tradizione e date ascolto al cuore, ma ricordate di rispettare le diversità e di perseguire l'unità. Nutritevi con accortezza. Molti alimenti sono contaminati, sia in modo palese sia in modo meno evidente; fate attenzione a quello che introducete nell'organismo. Imparate a conservare il cibo e l'energia. Imparate qualche valida tecnica di respirazione, in modo da riuscire a padroneggiarla. Siate onesti. Seguite una tradizione che abbia nobili radici; non importa quale, il vostro cuore ve la indicherà, ma deve avere nobili radici. Viviamo in un mondo di energia. A questo punto un importante compito è quello di apprendere a percepire ed individuare l'energia di ogni individuo e di ogni cosa: persone, piante animali... Il destino del mondo dei Maya è legato al destino del mondo intero. La più grande saggezza risiede nella semplicità. Amore, rispetto, tolleranza, condivisione, gratitudine, indulgenza. Non è complesso né elaborato. La vera conoscenza è a disposizione di tutti, è codificata nel DNA. Tutto ciò di cui avete bisogno è dentro di voi. I grandi maestri lo hanno affermato sin dagli albori; trovate il vostro cuore e troverete la vostra strada."


Questo è un pensiero che mi è piaciuto moltissimo. Lasciamo perdere le impicazioni New Age che possono crearsi, lasciamo stare l'aura di misticismo che si crea .. è il messaggio che conta e he trovo molto bello e soprattutto sensato.


IL CAPPELLAIO MATTO

martedì 15 luglio 2008

La Profezia di San Malachia...


Non si sa con esattezza in che epoca sia stata formulata e da chi, quello che è certo è che la “Profezia dei Papi“ (detta anche la Profezia di San Malachia) è attribuita al monaco cistercense irlandese Malachia ed è stata pubblicata per la prima volta nel 1595 dal benedettino Arnold Wion nel suo libro "Lignum vitae".
Il Santo irlandese avrebbe indicato una lista - vista in sogno - dei Papi che si sarebbero succeduti a partire dal 1143 fino alla fine dei giorni. Li indica con 111 brevi motti in latino corrispondenti ad altrettanti Papi, mentre sotto il 111° motto vi è un’inquietante frase: “In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen.”
La traduzione in italiano di quest’importante frase è la seguente: “Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia”.
E... indovinate un po’…. Quasi certamente il caro Benedetto XVI sarebbe l’ultimo Papa della Storia: subito dopo il “giudizio di Dio”.

Ecco per esempio il motto riguardante Papa Wojtyla (il 110° Pontefice):
110°) Giovanni Paolo II (1978-2005) - Motto “De labore solis”
Il motto attribuito a Papa Wojtyla (n. 18/5/1920 m. 2/4/2005), “della fatica del Sole”, è un chiaro riferimento al fatto che egli nacque del giorno di un’eclisse solare, e che anche il suo “addio” ha coinciso con un’eclisse, una doppia circostanza estremamente rara.

E subito dopo quello relativo all’attuale Papa, l’ultimo secondo la profezia prima del giudizio:
111°) Benedetto XI (2005-regnante) - Motto “De gloria olivae”
Il motto di Papa Ratzinger (n. 16/4/1927), “la gloria dell’olivo”, sembra un chiaro riferimento al nome Benedetto, poiché i membri dell’ordine benedettino sono anche noti come gli Olivetani, il cui stemma è proprio un ramo d’olivo. Ma, soprattutto, egli è nato nel Sabato Santo del 1927, il 16 aprile, al culmine del periodo Pasquale, e tutto il periodo è notoriamente sotto il segno dell’ulivo.

La fine del mondo è prossima??? Il giudizio universale è alle porte??? Bhe al momento direi che non guasterebbe un po’ di giustizia divina in questo “paese del caos”…

IL CAPPELLAIO MATTO

venerdì 13 giugno 2008

Il Monviso


Lo sapevate che il logo della Paramount Pictures si ispira nientepopodimenoche... al nostro impareggiabile, ineguagliabile, insostituibile... MONVISO??!!
Ebbene si. Proprio così... E adesso lo sapete anche voi...


IL CAPPELLAIO MATTO

mercoledì 5 marzo 2008

Dimmi che capello sei e ti dirò che hai...

Rispetto al vello degli altri mammiferi, la capigliatura umana sembra essere divenuta, con l’evoluzione, qualcosa di inutile. Per questo a me in generale piacciono i pelati…

Ma da sempre ed in tutte le civiltà, la capigliatura ha rappresentato un elemento fondamentale della personalità, un fenomeno culturale fondamentale, sostegno della bellezza, del fascino e della seduzione, talvolta del potere...(ricordate lo sfortunato ed ingenuo Sansone che perse la sua forza quando la perfida Dalila gli tagliò i capelli!??)
Ai giorni nostri, conserva ancora un profondo valore simbolico, sia che si tratti di un simbolo di ascetismo, di sottomissione o di con­testazione che consente di differenziarsi e di aggredire la società costituita, o di stabilire un simbolo sessuale (emblema di femminilità esibito senza impudicizia, attributo della virilità maschile, espressione della giovinezza). Insomma dopo aver letto questo post la tendenza sarà quella di “spaccare il capello in quattro” per capirci qualcosa... ...


ANOMALIE DEL FUSTO DEL CAPELLO

1) Tricorressi nodosa:
e' causata da traumi, anche modesti, fisici e/o chimici (phon, pettine caldo, spazzole, acconciature, permanenti, tinture, shampoo ripetuti etc), che provocano, in alcuni tratti del fusto, prima una perdita della cuticola e successivamente una dissociazione e una separazione delle cellule della corteccia con formazione di rigonfiamenti tondeggianti fragili e facilmente soggetti a frattura (che avviene con aspetto tipicamente “sfrangiato”, a pennello).
2) Tricoschìsi:
e' una frattura trasversale netta del capello senza rigonfiamenti causata in genere da carenze proteiche (cistina) e soprattutto di zolfo (inferiore al 50% del normale). Se l’affezione e' familiare e si associa ad altre alterazioni (distrofìe ungueali, ittiòsi, ritardo dello sviluppo psicofisico etc) si parla allora di tricotiodistrofìa.
I capelli e, più raramente, gli altri peli del corpo, si presentano appiattiti, secchi, irregolarmente conformati e ruvidi.
3) Tricorressi invaginata:
e' un rigonfiamento del capello prodottosi in seguito ad un difetto transitorio della cheratinizzazione del fusto che provoca dapprima il distacco della cuticola del pelo dalla cuticola della guaina epiteliale interna e successivamente la penetrazione, a questo livello, della parte superiore, rigida, del fusto, in quella sottostante, non ancora cheratinizzata, che si dilata elasticamente per accoglierla.
Può raramente essere conseguenza di traumi fisico-chimici oppure colpire, più frequentemente, la maggioranza dei capelli ed essere associata ad altre anomalie (ittiosi, atopìa etc) nella Sindrome di Netherton (“capelli a bambù”); In quest’ultimo caso sono possibili nel tempo miglioramenti spontanei.
4) Fratture fusiformi:
si verificano nei “capelli affusolati” o, più raramente, negli “anagen distrofici” dell’alopecia areata (nei quali avviene un temporaneo arresto della crescita). La frattura avviene a livello dei restringimenti e la porzione residua del capello si presenta con aspetto “a punta di matita”.
5) Tricoptilòsi:
e' una fissurazione longitudinale del fusto, intermedia o terminale (doppia punta), che si verifica per danni fisico-chimici (anche ripetute pettinature) dopo una prima fase di perdita della cuticola.
6) Tricoclasìa:
e' una frattura trasversale del fusto che interessa midollo e corteccia con risparmio della cuticola. Può o no essere associata ad altre alterazioni e consegue in genere a traumi fisico-chimici di modesta entità. Nelle fasi iniziali il capello non si presenta particolarmente fragile ma può diventarlo se con il passare del tempo la cuticola non si mantiene perfettamente integra.
7) Moniletrix:
il fusto, privo di torsioni, presenta rigonfiamenti ellittici di 0,7-1 mm di lunghezza spesso privi di cuticola, “nodi”, distanziati regolarmente fra loro da restringimenti affusolati con scanalature longitudinali, in cui le cellule cuticolari sono presenti, ma alterate, e il midollo assente, detti “internodi” (Whiting). E’ a livello degli internodi che più frequentemente si verificano le fratture. Il follicolo, strutturalmente normale, presenta, a livello della zona cheratogenetica del pelo, delle zone allargate alternate a zone ristrette che determineranno la formazione rispettivamente dei nodi e degli internodi.
8) Pseudomoniletrix:
si presenta apparentemente simile al precedente ma i rigonfiamenti del fusto, con cellule cuticolari conservate, sono in questo caso di dimensioni variabili l’uno dall’altro, disposti a distanze irregolari e con tratti intermedi privi di scanalature. Inoltre, sempre a differenza del moniletrix, l’alterazione non e' ereditaria ma consegue a traumi fisico-chimici, non si evidenziano istologicamente anomalie del follicolo e le fratture avvengono quasi esclusivamente in corrispondenza dei nodi.
9) Pili torti:
come indica il termine il fusto non e' rettilineo ma, a intervalli regolari, presenta degli avvolgimenti su se stesso (di solito da 3 a 5 in totale). In questi tratti la sezione da circolare diventa ellittica ed e' presente notevole fragilità ( i capelli si spezzano generalmente quando superano la lunghezza di 5 cm). L’anomalia e' rara ed ereditaria; scarse sono le segnalazioni di pili torti acquisiti (da traumi ripetuti). Istologicamente i follicoli presentano alcune curvature anomale. La diagnosi e' facile con il microscopio ma già ad occhio nudo, osservando i capelli a luce incidente, si nota che questa viene rifratta in modo irregolare. L’associazione dei pili torti con la tricorressi nodosa viene definita “sindrome di Menkes”.
10) Capelli affusolati:
si presentano con restringimenti affusolati lungo il fusto che possono derivare da rallentamento temporaneo dell’attività delle cellule della matrice (in modo analogo ai solchi trasversi delle unghie): farmaci citostatici ed antimitotici, gravi malattie infettive febbrili, ulcera peptica, alopecia areata, traumi ripetuti (tricotillomania) etc.
11) Scanalature longitudinali:
possono essere reperite saltuariamente in soggetti con capelli altrimenti normali o, più frequentemente, in portatori di altre anomalie (tricotiodistrofia, moniletrix, pili torti etc). Non rivestono significato patologico e sembra siano determinate da difetti zonali (talora temporanei) di attività delle cellule della matrice. A livello della scanalatura la cuticola e' normalmente rappresentata mentre lo spessore della corteccia e' ridotto.
12) Pili annulati:
in questi capelli il fusto, fornito di cuticola regolarmente strutturata o talvolta con lievi scanalature, si presenta con bande alternate chiare e scure. Il difetto, quasi sempre ereditario, risiederebbe nelle cellule della matrice che, per irregolare attività, darebbero origine, ad intervalli regolari, a cellule corticali non giustapposte (cioe' disposte in modo ordinato una accanto all’altra) ma disposte irregolarmente e frammiste a spazi liberi contenenti aria. La robustezza del capello e il ritmo di crescita non sono modificati.
Queste aree risultano chiare se osservate a luce incidente e diventano invece scure se la sorgente di luce e' posta dietro al capello (microscopio, ripiano illuminato) conferendogli un caratteristico aspetto “zebrato”. L’effetto ottico complessivo, esteticamente molto gradevole, e' quello di una capigliatura “luccicante”.
13) Pseudopìli annulati:
a differenza del caso precedente non ci sono difetti corticali ma una parziale torsione dei fusti (di sezione non perfettamente circolare) che, ripetendosi ad intervalli più o meno regolari, non consente una riflessione omogenea della luce facendo comparire apparenti bande chiare e scure in successione. L’effetto si riduce notevolmente o scompare se il capello viene osservato su un piano illuminato.
14) Tricomalacìa:
e' un reperto quasi esclusivo della tricotillomania: le trazioni ripetute su capelli in fase anagen provocano fratture nella continuità della matrice e distacco della guaina epiteliale esterna da quella connettivale con successive emorragie intra ed extrafollicolari. Il bulbo e la radice si presentano conseguentemente deformati e contorti.
15) Pili bifurcati:
il fusto per un certo tratto e' suddiviso in due parti, ognuna delle quali rivestita da una propria cuticola (diagnosi differenziale con la tricoptilòsi nella quale la cuticola e' assente), che poi si ricongiungono. In accordo con la maggior parte degli Autori riteniamo di dover far rientrare questa anomalia in una delle molteplici varietà di pili multigemini: oltre alla matrice primaria ne esisterebbe una secondaria, adiacente, che funzionerebbe ad ogni ciclo solo per un breve periodo raddoppiando temporaneamente il fusto principale.
16) Pili multigemini:
e' un’anomalia piuttosto rara di sviluppo del follicolo pilifero nella quale numerose matrici e papille fornite di guaine epiteliali interne proprie ( la guaina epiteliale esterna rimane invece unica) producono peli a sezione non rotonda ma irregolare (probabilmente a causa di compressioni meccaniche non omogenee fra le varie guaine) che escono da un solo ostio follicolare. A differenza della tricostàsi spinulosa tutti i peli sono di solito contemporaneamente in anagen. I pili multigemini sono generalmente da 2 a 5 e in nessun caso superiori a 8-10.
17) Tricostàsi spinulosa:
anche in questo caso un ciuffo di peli esce da un solo ostio follicolare. A differenza però dei pili multigemini la papilla con relativa matrice e' unica e spesso si tratta non di peli formatisi contemporaneamente ma trattenuti via via all’interno del follicolo. Caratteristicamente in questo caso uno solo sarà in anagen e tutti gli altri in telogen. Pili multigemini e tricostàsi spinulosa sono comunque reperibili quasi esclusivamente a livello del volto e dell’area della barba.
18) Triconodòsi:
il fusto si presenta in un punto annodato su se stesso e, a questo livello, la cuticola e', per il continuo sfregamento, alterata o assente. La patogenesi e' traumatica (legature strette dei capelli) e il fenomeno si verifica più frequentemente nei soggetti con capelli ricci.
19) Capelli impettinabili:
lo stelo, provvisto di cuticola, si presenta in sezione trasversa di forma triangolare con scanalature longitudinali lungo i tre lati (capelli canaliculi). L’alterazione e' di solito ereditaria ed i capelli, di colore giallo-grigiastro, non possono essere in alcun modo pettinati. E’ probabile che la causa primaria sia da ricercarsi in una irregolare cheratinizzazione della guaina epiteliale interna che diventa in qualche punto precocemente troppo rigida deformando il capello in crescita e facendogli assumere la caratteristica forma. Ciglia e sopracciglia sono normali.
20) Capelli lanosi:
i fusti, a sezione ovoidale e di spessore solitamente ridotto, non sono rettilinei ma presentano curvature o torsioni assiali modeste o totali (pili torti) con il risultato finale di un notevole arricciamento. La crescita totale e' di pochi centimetri a causa della riduzione della fase ànagen. Non sono pettinabili ma nell’età adulta possono spontaneamente diventare meno arricciati e fragili.

... Credo di aver detto/trascritto tutto... Che capello siete?


IL CAPPELLAIO MATTO

giovedì 3 gennaio 2008

"Barge e Bagnol...

... gnanca el diau li vol" recita un famoso detto del mio paese.
(Trad. Barge e Bagnolo non li vuole nemmeno il diavolo) Eppure ci sono delle persone che ci si sono stabilite e hanno trovato il posto di loro gradimento... E di strada ne hanno fatta! Di seguito l'articolo in proprosito.

"Immigrazione cinese a Barge e Bagnolo Piemonte

Una comunità per molti sconosciuta: La comunità cinese di Barge e Bagnolo Piemonte, due paesi all'estremo ovest ai piedi del monviso in provincia di Cuneo, un'insediamento molto particolare, si tratta infatti del più numeroso d'Europa rispetto alla popolazione del luogo.
Infatti su 12.502 abitanti (rispettivamente 6.984 Barge e 5.518 Bagnolo), secondo i dati ufficiali, più di 900 sono persone di origine cinese. I Cinesi di Barge e Bagnolo sono prevalentemente provenienti dallo stesso distretto rurale di Wencheng, vicino alla città di Wenzhou, nella provincia dello Zhejiang, alcuni anche dalla regione del Fujiang.
Il motivo della nascita di questa consistente comunità è molto semplice: le pietre di Luserna, un particolare gneiss molto utilizzato nei rivestimenti edili, che viene estratto nella vicina Val Pellice [...]"
P.S. Bagnolo Piemonte è il paese in cui sono cresciuta e dove i nonni materni stanno da almeno 3 generazioni. Barge è quello d'origine della linea paterna da più o meno altrettanto tempo...
IL CAPPELLAIO MATTO