lunedì 18 ottobre 2010

EQUILIBRARE LA BILANCIA



"Mangiare non significa semplicemente soddisfare la sensazione fisica della fame. Non si mangia solo per placare il brontolio dello stomaco, ma anche per soddisfare l’appetito e le proprie emozioni"

Dal momento in cui un genitore offre per la prima volta un biscotto o una caramella ad un bambino per consolarlo e zittirlo, il cibo diventa un modo per nutrire, oltre che il corpo, anche lo spirito, un legame inscindibile che rimarra' per l'intera vita della persona. Sin dall'antichità il cibo, oltre ad essere nurtrimento fisico, ha fornito all'uomo spunti per festeggiamenti e socializzazione... non a caso le famiglie da tempo immemore si riuniscono davanti a tavole imbandite per trovare la propria identita': tutti quanti, mangiando insieme, instaurando legami attraverso la convivialità e la condivisione. Tutto questo è normale, direi assolutamente positivo... Il problema principale si presenta quando le abitudini alimentari determinate dagli stati emotivi squilibrati mettono a rischio un'alimentazione sana, portando ad un aumento incontrollato, o viceversa ad un calo importante, di peso corporeo. Esperti dietologi hanno ormai compreso che la soluzione per la maggioranza dei problemi delle persone in sovrappeso non consiste semplicemente nel prescrivere una dieta di 1500 calorie al giorno associata all’esercizio fisico... ma nel modificare il loro approccio alla perdita di peso ed al suo mantenimento correlato - senza dubbio - con la visione che queste persone hanno del cibo.Essere in grado di capire se si mangia per soddisfare un’emozione è il primo passo verso la risoluzione del problema. Si mangia quando non si ha fame o quando ci ritroviamo a vivere un particolare stato emotivo? Tenere un diario alimentare per capire cosa, quanto e quando si mangia e quale è stata l’emozione o la situazione che ci ha spinto a farlo potrebbe essere la soluzione per capire il problema. Essere consapevoli delle ragioni può aiutare ad affrontarle.Essere arrabbiati per qualcosa, tristi, insicuri, nostalgici, incazzati come iene, felici come delle pasque.. porta a disequilibrii della bilancia.

Forse sarebbe arrivato il momento di cambiare questo modo di vivere rendendosi conto che è davvero fattibile cambiare.

IL CAPPELLAIO MATTO

1 commento:

la duchessa ha detto...

Basta anche solo prendere nota di ciò che si mangia e dell'orario, ma di tutto tutto tutto. Compreso il cracker o lo spuntino o il succo di frutta o il caffettino. Con l'orario.
Nero su bianco, dopo tre o quattro giorni urla. Vedrai.