Chi è il Bambino Interiore? non fate finta di niente, tutti lo conosciamo e sappiamo perfettamente che esiste... è la parte della nostra personalità che resta sempre bambina e che quindi mantiene in se’ le caratteristiche legate al mondo dell’infanzia; è colui che porta nella nostra vita la giocosità, la creatività, lo stupore, il contatto con lo spirito, ma anche il bisogno, la vulnerabilità... la parte piu' vera e piu' profonda del nostro essere, quella collegata con il nostro DAIMON... quella che spesso non sentiamo più perchè con il tempo e con la crescita abbiamo soffocato in fondo alla nostra coscienza...
Il nostro sistema protettivo, le nostra maschere, le nostre corazze lo hanno relagato in fondo a noi, ormai siamo identificati con il mondo dei “grandi”, siamo adulti, siamo seri, siamo responsabili.
Ma LUI resiste e sopravvive dentro di noi, ed anche fuori di noi, nonostante tutto, e spesso ci ricorda qual'è la nostra vera essenza e il nostro cammino personale..
Il nostro sistema protettivo, le nostra maschere, le nostre corazze lo hanno relagato in fondo a noi, ormai siamo identificati con il mondo dei “grandi”, siamo adulti, siamo seri, siamo responsabili.
Ma LUI resiste e sopravvive dentro di noi, ed anche fuori di noi, nonostante tutto, e spesso ci ricorda qual'è la nostra vera essenza e il nostro cammino personale..
Sulla sua esistenza sono tutti d'accordo dagli psicologi ai comportamentisti.. fino ad arrivare alle filosofie orientali e non.. anzi se facciamo un passo indietro vediamo che fa parte della nostra civiltà da almeno 2000 anni. Pensate ai miti, alle favole, da Pollicino, a Cenerentola, a Hansel e Gretel, tutto ci parla di bambini maltrattati, abusati, di mostri e streghe cattive, ma pure di magia e salvezza, di redenzione e potere. Anche attraverso le favole ed i miti noi recuperiamo il contatto con il nostro Bambino Interiore.
E' la base della nostra struttura psicologica, il fulcro della nostra anima, la base di partenza per la nostra energia personale ...
Jung è stato il primo ad introdurlo apertamente nel 1912 con "basi scientifiche" facendolo riconoscere dalla psicologia moderna.. ma la nostra cultura e diverse filosofie di vita ne parlavano già da tempo.
Il Bambino Interiore rappresenta l’inizio e la fine, la creatura che esiste prima dell’ uomo, ma anche la creatura finale, o meglio, una anticipazione di quello che la creatura sarà, una anticipazione della vita oltre la morte.
E' quindi una figura profondamente legata “nascita e rinascita”, è legato a tutte le qualità di gioia e creatività, ma 8se non equilibrato) può avere anche una connotazione negativa (ecco che si può parlare della nostra OMBRA).
Crescere diventare adulti è necessario, è buono, è naturale: ma solo se si resta in contatto con il bambino Interiore equilibrato.
Bisogna dunque conoscere il proprio Bambino interiore nelle sue contraddizioni, nei suoi aspetti molteplici, nei suoi lati luminosi e di ombra. Non c’è altra strada, conoscere, riconoscere, accettare questa parte di noi, farla fiorire per recuperarne le qualità.
E’ necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti. E’ necessario recuperare la spontaneità, la creatività, la fantasia per equilibrare un mondo adulto spesso svuotato, in cui viene a mancare l’entusiasmo, in cui non si sa godere del qui ed ora, in cui ci si vergogna ad esprimere le proprie emozioni, ci si vergogna a chiedere.
Anche Cristo faceva probabilmente riferimento al Bambino Interiore quando diceva:” Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli”.
Nessuno come il bambino Interiore sa recuperare lo sguardo infantile, lo sguardo incantato. nessuno come lui ha un'apertura nei confronti del mondo e nei confronti degli altri e sa spingersi verso la vita e verso lo spirito.
A volte deve "apparirci" in sogno perchè lo stiamo a sentire, altre volte ci manda segnali chiari ma che non vogliamo vedere...
E' la base della nostra struttura psicologica, il fulcro della nostra anima, la base di partenza per la nostra energia personale ...
Jung è stato il primo ad introdurlo apertamente nel 1912 con "basi scientifiche" facendolo riconoscere dalla psicologia moderna.. ma la nostra cultura e diverse filosofie di vita ne parlavano già da tempo.
Il Bambino Interiore rappresenta l’inizio e la fine, la creatura che esiste prima dell’ uomo, ma anche la creatura finale, o meglio, una anticipazione di quello che la creatura sarà, una anticipazione della vita oltre la morte.
E' quindi una figura profondamente legata “nascita e rinascita”, è legato a tutte le qualità di gioia e creatività, ma 8se non equilibrato) può avere anche una connotazione negativa (ecco che si può parlare della nostra OMBRA).
Crescere diventare adulti è necessario, è buono, è naturale: ma solo se si resta in contatto con il bambino Interiore equilibrato.
Bisogna dunque conoscere il proprio Bambino interiore nelle sue contraddizioni, nei suoi aspetti molteplici, nei suoi lati luminosi e di ombra. Non c’è altra strada, conoscere, riconoscere, accettare questa parte di noi, farla fiorire per recuperarne le qualità.
E’ necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti. E’ necessario recuperare la spontaneità, la creatività, la fantasia per equilibrare un mondo adulto spesso svuotato, in cui viene a mancare l’entusiasmo, in cui non si sa godere del qui ed ora, in cui ci si vergogna ad esprimere le proprie emozioni, ci si vergogna a chiedere.
Anche Cristo faceva probabilmente riferimento al Bambino Interiore quando diceva:” Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli”.
Nessuno come il bambino Interiore sa recuperare lo sguardo infantile, lo sguardo incantato. nessuno come lui ha un'apertura nei confronti del mondo e nei confronti degli altri e sa spingersi verso la vita e verso lo spirito.
A volte deve "apparirci" in sogno perchè lo stiamo a sentire, altre volte ci manda segnali chiari ma che non vogliamo vedere...
Personalmente ho usato il reiki per riprendere il contatto con lui: ci sono diverse applicazioni nell'autotrattamento di primo livello (*1) che hanno sortito buon effetto. Con il secondo livello sono passata al trattamento mentale direttamente "studiato" per il bambino interiore (*2).
*1 - ogni giorno, almeno 5 min per posizione: a) dalla fronte fino ai denti zona parallela al naso; b) x chi perde capelli nella zona in cui questo è più evidente o comunque cuoio capelluto in corripondenza al 7° chackra; c) plesso solare; d) zona pelvica -bacino con posizione delle mani a V (coggige e perineo compresi); concludere con 15 min nella zona della nuca.
*2 - trattamento di secondo livello con intenzione e reiki al Bambino Interiore per almeno 20 min ogni giorno. procedura 1° simbolo - intenzione - 2° simbolo - 1° simbolo trattando con intenzione nuca-plesso solare - 1° chakra.
Dunque.. dateci dentro.. cercatelo e quando lo trovate dedicategli il tempo che merita...
IL CAPPELLAIO MATTO
9 commenti:
Ehm...in questo momento ho qualche problema, le mie due bambine interiori si stanno mettendo vicendevolmente le dita nel naso...
(Ecco spiegato come facciamo ad essere così amiche pur essendo adulte: sono le nostre bambine interiori ad essersi incontrate, guardate negli occhi, viste e innamorate. Senza di loro non potremmo sopravvivere alle distanze...)
Si Si Si!!!
ah... comunque... E' stato il mio bambino interiore (sai che dentro sono maschio!)a mettere lo spillo sulla sedia di mia sorella maggiore x vendetta... (non sto scherzando l'ho fatto davvero...)
;P
il cappellaio matto
Allora siete in tre! Ma Adriana Gremmo lo sa??
zitta zitta zitta..
adriana non deve sapere nulla perchè odia i bambini e potrebbe decidere di strozzarmelo...
e nemmeno il bambino interiore (che chiaramente facendo parte di me è "impestato nero")potrebbe nuocerle gravemente.. come quei bambini orribili delle fiabe che ammazzano megere innocenti...
è un po' complicato ma al momento funziona...
;)
il cappellaio matto
quando vado al supermercato gioco con il carrello.
faccio le corse..
uso le bolle di sapone.
quando sono nervosa mi corico per terra in sala.
al mattino faccio i capricci che non voglio alzarmi.
quando mangio il gelato prendo la panna e mi sporco.
come una bambina:)
crescere non vuol dire smettere di giocare:)
@MWP:
Ecco perchè ci leggiamo a vicenda :-)
necessita di verificare:)
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