venerdì 20 novembre 2009

TAO E TANTRA...


Un amico tempo fa (taaaaanto tempo fa.. scusa Francesco!!) mi chiese cosa ne pensassi di questo libro..
Ecco che traggo le mie conclusioni... del tutto personali e basate su quella che è la MIA PERSONALE visione dell'argomento trattato... Insomma tiro fuori quello che questo libro mi ha lasciato e che si agita prepotente dentro di me... anche se (devo essere sincera) non ho del tutto chiaro che cosa sia!
In fondo è questo che cerco dai libri: non solo sapere, ma anche spunti per comprendere e comprendermi; input che mi colpiscano nel profondo e che mi lascino in sospeso a cercare di capire/carpire il messaggio che mi viene trasmesso e che ha toccato la mia anima. Ad oggi questo messaggio mi risulta ancora abbastanza enigmatico. E' come se avesse piantato un seme che piano piano germoglia in diversi aspetti del quotidiano.
Giustifico il tutto ripetendomi che ci vuole apertura mentale e capacità di "andare oltre" le barriere culturali per trarre il meglio da questa lettura: purtroppo non è da tutti e per quanto ci sentiamo liberi non è semplice "vedere" il messaggio senza che i nostri retaggi culturali influiscano. E' molto facile fermarsi al primo stadio di comprensione quando si parla di sesso e pratiche spirituali a ciò legate... ed è proprio la sensazione che ho io.
E dire che mi giudicavo dalle larghe vedute e dalle profonde capacità di compresione ...
L'uso che si propone del tao e del tantra, forse per la distanza culturale innegabile, è difficile non solo da comprendere ma persino da mettere in atto (anche se il buon Francesco ci spiega con esempi pratici come è possibile anche nella società odierna seguire questa filosofia di vita!).
Da secoli la tradizione tantrica indiana e quella taoista cinese insegnano a vivere la dimensione fisica come inscindibile da quella spirituale: il corpo viene visto come strumento per accedere alla dimensione spirituale, per avvicinarsi al divino. Non mi stancherò mai di ripetere che la base di tutte queste filosofie è la completezza e la non scissione dell'individuo fisico/mentale/spirituale.. non esiste divisione. L'uomo è un tutt'uno... è chiaro che questo mi è abbastanza facile da comprendere...
L'eros è un alleato per aiutare la percezione a farsi piu' profonda e sacrale della realtà.
Il piacere è una vera e propria iniziazione al mistero dell'esistenza...
Secondo l'autore discipiline come il tantra ed il tao possono darci la possibilità di andare oltre la visione terrena dell'esistenza: ci possono letteralmente mettere in contatto con la parte più alta del nostro spirito.. la sacralità è alla base di tutto il libro. E' lo strumento principe per entrare in contatto con noi stessi, per accettarci ed amarci per cio' che siamo e rappresentiamo, per conoscerci ed evolvere. Il corpo ed il sesso per intraprendere un viaggio verso la conoscenza e le iniziazioni dei misteri ancestrali dell'uomo.. per la scoperta dell'unica cosa che l'uomo non ha mai smesso di inseguire nei secoli: L'AMORE.
Amore con la "A" maiuscola; Amare noi stessi prima di tutto nella completezza del sentimento per arrivare all'Amore vero il tutto: oltre la concezione che ne abbiamo noi..
Ecco è questa la parte più difficile, che sento di comprendere ma ho la forte impressione di capirlo solo a metà.
Mannaggia Francè... mi hai davvero messa in crisi!
Bello. Curato. Aperto. Un libro che secondo me è da leggere. E magari anche rileggere...

IL CAPPELLAIO MATTO

2 commenti:

francesco casaretti ha detto...

Ti ringrazio cara Silvia, mi è piaciuto molto ciò che hai scritto sul mio libro.
Un grande abbraccio
Francesco

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

Grazie a te Francesco.. a vera verità....
;)

il cappellaio matto