lunedì 6 settembre 2010

DOSTA!!! (parte prima)



(Articolo tratto da LA STAMPA 04/09/2010)

"Dopo le espulsioni e la mano pesante del governo, i nomadi cercano rifugio nei paesi. Frumuchan, che ha sei anni, questa volta non andrà a scuola. E’ iniziata giovedì, e lui non c’era, peccato: stava cominciando a imparare bene il francese. Non rivedrà il bel palazzo con la scritta Libertà Fraternità Eguaglianza, e nessuno dei suoi compagni di Trièle, nelle Yvelines. Loro non gli hanno mai chiesto se era romeno zingaro nomade. Anche se sapevano che viveva in una roulotte sgangherata, parcheggiata con altre in quelli che un tempo erano gli orti della città e ora sono soltanto erbacce, rifiuti e abbandono. C’erano cinquanta bambini nel campo abitato da una ventina di famiglie. C’erano, perché si sta rapidamente svuotando. Frumuchan era uno dei pochi ad andare a scuola. Perché il bus si rifiutava di fare una deviazione per venirli a prendere; perché i genitori avevano paura che la polizia li schedasse per seguire poi i loro movimenti. Perché i più piccoli al mattino sciamavano con le madri: chiedere l’elemosina con un bambino raddoppia gli incassi giornalieri. Tutto finito: si parte. Anche se il lavoro, che sarebbe ufficialmente raccogliere ferro e alluminio nei cantieri, andava bene. Nessuna traccia, qui, delle Mercedes che hanno scandalizzato il ministro degli Interni Hortefeux quando ha lanciato il suo primo anatema contro i subbugli dei nomadi delinquenti di successo. La roulotte la tira una Renault Espace miracolosamente sopravvissuta agli aspri decenni che ne marchiano la carrozzeria. Il padre di Frumuchan è uno di quelli che hanno deciso di partire: via da questa Marianna diventata improvvisamente cattiva. Prima che le ruspe e i poliziotti si accorgano di questo campo, arrivino un mattino senza lasciare il tempo di riempire neppure una valigia. Mentre l’Europa medita sulla legittimità della politica francese e destra e sinistra si azzannano sui nomadi come fossero un soggetto astratto e non gente viva, uomini donne bambini, il problema si sta forse «risolvendo» silenziosamente. Non con le espulsioni ma con un esodo volontario verso i Paesi vicini meno intrattabili. La Francia esporta i suoi rom e si sente soddisfatta."

Ricordo che qualcuno un giorno arrabbiato per i problemi creati alla societa' da chi ruba, stizzito per la mancanza di rispetto e per la prevaricazione del gesto, ipotizzo' di creare delle zone apposite per richiudere chi si macchiava di tale reato: confinato in questo posto il soggetto in questione avrebbe avuto a che fare con altri suoi simili e non avrebbe creato disordini o problemi alla societa' "normale". Due piccioni con una fava quindi: il confino e la distanza dal resto del mondo gli avrebbero impedito di ripetere il danno rendendo la nostra vita piu' sicura e permettendo la stretta sorveglianza sul malcapitato e sulle sue azioni pericolose.
Nel corso della mia vita ho sentito diverse volte questa soluzione prospettata come una delle migliori per preservare la propria tranquillità. In realtà era un ritornello che spesso seguiva qualche fatto eclatante di cronaca... che si trattasse di furto, droga, pedofilia, assassinio... L'idea ritornava periodicamente alle mie orecchie e rimbalzava da una voce all'altra dirtta diritta nella mia testa.
Devo essere sincera.. mi inquetava sempre parecchio. Mi allarmava. Da un lato era palese che qualsiasi di questi reati rappresentavano una potenziale minaccia per me o per i miei cari, dall'altro qualcosa in questo tipo di difesa strideva prepotentemente.
Il drogato o il ladro da bambina erano figure spaventevoli come il lupo della favola di cappuccetto rosso sebbene non altrettanto fantastiche, direi anzi molto reali..
Accanto all'uomo nero poi c'era sempre la tangibile e terrificante figura dello ZINGARO.
Quello che piu' mi spaventava era che non conoscevo bene nessuna di queste figure quindi non avevo idea di cosa effettivamente sarebbero state capaci di fare... quello che capivo era che LADRO, DROGATO o ZINGARO era MALE. CATTIVO. NEGATIVO. E RAPPRESENTAVA UN PERICOLO COSTANTE. E "MEGLIO SAREBBE SE NON CI FOSSE" direbbe qualcuno..
Mio malgrado sono cresciuta con questa idea inculcatami nella testa.
Nella società di oggi queste valutazioni però risultano essere un po' troppo semplicistiche e l'ho capito conoscendo "il diverso" forse piu' per necessita' che per curiosità. Mi sono torvata a lavorare come educatrice con bambini di diverse etnie in Barriera di Milano a Torino ed ho conosciuto anche ragazzini ROM. Quello che mi hanno raccontato e che mi hanno trasmesso mi ha fatto pensare che, forse, non è proprio tutto come immaginavo e come mi avevano raccontato per anni.
Forse la verità stava nel mezzo e forse il problema non era la loro presunta cattiveria o la loro disonesta'...
Non era eliminando loro che avrei eliminato il problema, ne sarebbe arrivato comunque un altro simile, e poi un altro ed un altro ancora... ci doveva essere qualcosa alla base che non funzionava.
Il continuare a sperare di eliminare il problema eliminando il contatto con il diverso e il non accettato/accettabile era come giocare con il fuoco...
Oggi gli zingari italiani e non, domani tutti gli extracomunitari, dopodomani i delinquenti di ogni tipo.. da li ad eliminare la diversita' o la scomodità prima con l'isolamento e poi in qualsiasi altro modo... è un passo molto breve.
E poi con che criteri di scelta? "Eliminiamo / Buttiamo fuori dal Paese chi non ha voglia di lavorare, chi non si impegna, chi ci prende per il culo, chi non paga le tasse, chi ruba, chi commette reati.. BASTA BASTA BASTA" sento dire.. e posso capire l'esasperazione... ma a livello pratico che senso ha tutto questo? come potrebbe cambiare la situazione se non in peggio???
Penisola apparentemente perfetta fuori... Orrida dentro? Tutto intorno il resto del mondo e noi nel nostro piccolo a vivere la nostra realtà falsificata??!! Questo non è il mondo reale. Non è applicabile. Non è possibile! La vita non è fatta così! le barriere che ci hanno messo nella testa non ci tengono al riparo e non possono essere trasposte fisicamente! Non è così che si combatte!
Conosco un sacco di gente che potrebbe rientrare in categorie a rischio pur non avendone colpa. Esiste la poverta', l'emarginazione, l'impedimento fisico.. Per zingari e per tutto il resto del mondo. E' un discorso che trovo aberrante. Chi mi assicura che chi si trova ad ergersi a giudice, preso da questa "caccia alle streghe" non si faccia prendere la mano da antipatie, sete di potere, pregiudizi ed ignoranza? Chi mi assicura che la SINGOLA valutazione non sia viziata dal personale giudizio? NESSUNO è CHIARO.
QUESTO è UN DISCORSO ILLUSORIO E SENZA SENSO.
Qualcuno mi ha detto "STIAMO PARLANDO DI ZINGARI HAI PRESENTE?? SAI DI COSA PARLI? CONOSCI LA SITUAZIONE DEGLI ZINGARI? TI SEI GUARDATA IN GIRO?"
La risposta è "PROBABILMENTE NO, NON SO APPIENO DI COSA STO PARLANDO, PERCHè NON SONO ZINGARA e tu? comunque almeno ci provo, chissa' mai che ne venga fuori qualcosa di buono".
Avete idea di cosa voglia dire essere un POPOLO appartenente ad una NAZIONE diversa per cultura ed ideologie? Si perchè che ci piaccia o no i concetti di POPOLO E NAZIONE non sempre combaciano... la parola TOLLERANZA poi, in questo caso soprattutto, sta alla base della convivenza.
Sapete? I bambini che ho conosciuto io mi hanno fatto notare una cosa interessante... la parola TOLLERANZA non è poi una gran bella parola, soprattutto se sei dalla parte dei TOLLERATI...
TOLLERANZA significa sopportazione, non accettazione della diversità.
Significa che facilmente dovrai stare zitto e non dire la tua perchè accetto che tu sia stanziato nel mio territorio ma dovrai startene ai margini, ZITTO e BUONO.
Peccato che, come giustamente mi hanno fatto notare i piccoli figli del vento, loro sono ITALIANI tanto quanto noi. Hanno la cittadinanza, addirittura c'è chi è qui con la famiglia da prima dell'ultimo conflitto mondiale...
Dove stanno i diritti ed i doveri delle persone in questo specifico caso?
Credo ci sia chi è costretto a subire ingiustamente e chi probabilmente se le merita tutte quante.
Dobbiamo renderci conto che quelli che sono i valori e le abitudini di un popolo potrebbero non esserlo per il resto delle persone che coabitano nella nazione e questo è sicuramente un gran pasticcio, ma non ci sono solo LORO che hanno abitudini assurde e comportamenti negativi.
Possiamo accettarlo o meno ma non siamo gli unici detentori di valori e di ideologie: anche gli zingari ne hanno e, per esempio, trovano assurde ed inacettabili certe nostre abitudini .. come la nostra idea di famiglia, la poca importanza ed il poco spazio che diamo agli anziani, il sacrificio che facciamo della nostra liberta' magari per ottenere un posto di prestigio nella societa'.
Ora.. non voglio mettermi a sindacare sul "giusto" o "sbagliato" di nessuna delle due parti. però vorrei evidenziare che esiste un organo chiamato STATO che ha il compito di promuovere la coesistenza, con il proprio operato, tutelando tutti quanti.
Non oso nemmeno pensare che essendo ospite in un paese straniero i miei diritti / dovere si modifichino aumentando o diminuendo...
Non voglio nemmeno nascondere che molti zingari, soprattutto delle zone dove vivo ora, si dedichino all'illecito. Voglio però sottolineare un paio di cose per ME importanti.
La prima è che un popolo che ha come motto la frase "LIBERTE', EGALITE', FRATERNITE'" e che poi attua una manovra del genere risulta, quanto meno, razzista-incoerente-opportunista. Se questi sono i veri valori di una nazione devono valere per TUTTI gli abitanti e non. Non esiste uno piu' libero o piu' uguale di un altro. Lo trovo davvero assurdo.
La seconda è che solo lo STATO ha il potere ed il dovere di far si che TUTTI gli abitanti/ospiti del suo suolo ricevano la debita assistenza e rispettino le debite regole.
Io sento criticare gli ZINGARI perchè ci invadono, rubano, sono bugiardi, approffittatori, utilizzano ed insozzano le risorse che diamo loro, sono abusivi, non rispettano le regole... e vedo aumentare l'odio verso queste persone... ma non sento nessuno che dia la responsabilita' al vero PECCATORE. Lo Stato. E' lo Stato che gestisce i suoi abitanti, crea le leggi e le fa rispettare.. ed è proprio perchè non è un organo astratto che ha le sue responsabilita'. Ed è proprio perchè ha le sue responsabilita' che pecca di demagogia e confonde i cittadini seminando razzismo e ingiustizia USANDO L'ESASPERAZIONE, LA PAURA E LE DIFFICOLTA' DELLE PERSONE ONESTE. E' lo Stato gestisce le risorse del territorio e le assegna. E' lo Stato che permette che non si rispettino le regole. E' allo Stato che paghiamo le tasse per avere servizi. E' lo Stato che vigilando avrebbe il compito di tutelarci tutti quanti LAVORATORI e DELINQUENTI allo stesso modo con manovre diverse. E' lo Stato che dovrebbe punire i trasgressori e reindirizzarli verso comportamenti giusti: stiamo parlando di esseri umani e non di oggetti che possono essere accumulati ai margini e lasciati li fermi.
Come possiamo pensare di mettere barriere ai contatti interculturali senza che questo penalizzi noi come persone e la nostra apertura mentale!?? Come possiamo immaginare un mondo che ci permetta di prevaricare qualcuno anche se questo qualcuno è in torto?? Cosa ci rende meglio di loro quando facciamo questi discorsi? Il fatto che noi siamo nel NOSTRO PAESE, e paghiamo le NOSTRE tasse e rispettiamo le NOSTRE regole? In questa maniera ci mettiamo al livello di chi le regole e i valori non li rispetta, almeno dal mio punto di vista.
Quindi io dico DOSTA! (BASTA NELLA LINGUA ZINGARA) Se davvero vogliamo cambiare le cose cerchiamo di cambiare la situazione del nostro Stato che agisce tramite un malgoverno ed una politica di demagogia! Non ci sto ad abituarmi a questa situazione solo perchè è dagli anni 70 (ma io dico che è da piu' tempo ancora!) che c'è questa situazione che ormai viene accettata come un dato di fatto.
Per la gente è diventato normale lamentarsi, additare i presunti colpevoli e diventare intolleranti accettando però che lo stato non faccia il suo.
NON CI STO.
il cappellaio matto

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