lunedì 15 febbraio 2010

ADELINA E I TRE ANELLI

Nonna Genia (ovvero Nonna Eugenia) mi raccontava sempre questa storia che letteralmente ADORAVO. Adelina e i tre anelli... che ricordi. Così non trovandola in rete nè sui libri la trascrivo, così come la ricordo...
C'era una volta un sarto, che aveva tre figliuole, una più bella dell'altra.
Sua moglie era morta da un pezzo, e lui si stillava il cervello per riuscire a maritarle.
Le ragazze non avevano dote, e senza dote un marito è un po' difficile a trovarsi...
La piu' grande delle sue figliuole si chiamava Margherita ed adorava la musica e il canto, quando non stava suonando o cantando passava il suo tempo a pettinarsi ammirandosi nello specchio.
La media si chiamava Rosa ed era bravassima a ricamare e quando non ricamava trascorreva le ore ad imbellettarsi e profumarsi.
La più piccola si chiamava Adelina, non aveva particolari abilità e dalla morte della madre si era fatta carico di tutta la famiglia: trascorreva tutta la giornata a svolgere le faccende di casa lavare, stirare, pulire, cucinare e sgobbare prendendosi cura di tutti...
Un giorno il padre pensò d'andarsene in una pianura e chiamare la Sorte:
- Sorte, o Sorte!
Gli apparve una vecchia, colla conocchia e col fuso:
- Perché mi hai tu chiamata?
- Ti ho chiamata per le mie figliuole.
- Menale qui ad una ad una: si sceglieranno la sorte colle loro mani.
Il buon uomo, tornato a casa tutto contento, disse alle figliuole:
- La vostra fortuna è trovata!
E raccontò ogni cosa. Allora la maggiore si fece avanti, ringalluzzita:
- La prima scelta tocca a me poichè sono la maggiore. Sceglierò il meglio!
Il giorno dopo, padre e figliuola si avviarono per quella pianura:
- Sorte, o Sorte!
Gli apparve una vecchia, colla conocchia e col fuso:
- Perché m'hai tu chiamata?
- Ecco la mia figliuola maggiore.
La vecchia cavò di tasca tre anelli, uno d'oro, uno d'argento, uno di ferro e li mise sulla palma della mano:
- Scegli, e Dio t'aiuti!
- Questo qui. (Naturalmente prese l'anello d'oro).
Con un sorriso beffardo la Sorte si congedò:
- Maestà, vi saluto!
fece un inchino e sparì.
Tornati a casa, la sorella maggiore, pavoneggiandosi, disse alle altre due:
- IO diventerò Regina! E voi reggerete lo strascico del manto reale!
Il giorno dopo andò col padre l'altra figlia (Rosa).
Comparve la vecchia colla conocchia e col fuso, e cavò di tasca due anelli, uno d'argento ed uno di ferro:
- Scegli, e Dio t'aiuti!
- Questo qui. E, s'intende, prendo quello d'argento.
La Sorte con una smorfia beffarda ed un inchino saluto' e sparì:
- Principessa vi saluto!
Tornata a casa, la Rosa disse alla Margherita:
- Se tu sarai Regina, IO sarò Principessa!
E tutt'e due si diedero a canzonare la sorella minore:
- Che volete? Chi tardi arriva male alloggia. Dovea venire al mondo prima... ma tanto che se ne fa di un anello? passa tutto il giorno a lavorare, non si acconcia mai come si deve, è sciatta e mal concia che c'è da vergognarsi per lei... sarà fortunata se le permetteremo di lavorare per noi!
E lei zitta.
Il giorno dopo anche Adelina andò col padre ad incontrar la Sorte.
Comparve la vecchia colla conocchia e col fuso e cavò di tasca, come la prima volta, tre anelli, uno d'oro, uno d'argento e uno di ferro:
- Scegli, e Dio t'aiuti!
- Questo qui.
Con gran rabbia di suo padre, avea preso quello di ferro.
- Figlia mia scegli quell'altro...
Insistette il padre indicando quello d'oro. Ma lei no, testarda come un mulo strinse quello di ferro facendo segno di no col capo...
La vecchia non le disse nulla, e sparì.
Per la strada il sarto continuò a brontolare:
- Figliola... Perché non quello d'oro?
- Il Signore m'ispirò così.
Le due sorelle, curiose, vennero ad incontrarla per le scale.
- Facci vedere! Facci vedere!
Come videro l'anello di ferro, si contorcevano dalle risa e la canzonavano. Saputo poi che lo avea scelto fra uno d'oro e uno d'argento, per grulla la presero e per grulla la lasciarono.
E lei... zitta.
Intanto si sparse la voce che le tre belle figliuole del sarto avevano gli anelli della buona sorte e tutti eran curiosi.
Il tempo passava e Margherita, la sorella maggiore, fra una suonatina ed una spazzolata, un giorno aveva posato l'anello d'oro sul como' e adesso non lo trovava piu': non sapeva che una gazza ladra era entrata dalla finestra ed aveva rubato il suo tesoro perchè non s'era curata di "tenerlo da conto"come avrebbe dovuto..
Quanto alla Rosa, la seconda delle due sorelle, fra un imbellettata e l'altra, aveva tutto rovinato e rigato il suo anello d'argento tanto che sembrava una cianfrusaglia senza valore, a quel punto - stizzita - aveva gettato l'anello nel cesto del cucito... ed ora.. non lo trovava piu'...
Anche lei non s'era curata di "tenerlo da conto" come l'anello regalato dalla Sorte avrebbe meritato...
Adelina invece non si toglieva mai il suo anello di ferro, non era affatto prezioso ma ci era affezionata, e il lavoro di tutti i giorni pareva renderlo sempre piu' lucente e bello... tanto che al suo dito brillava come fosse fatto dei brillanti piu' luminosi ...
Spesso a fine giornata lo guardava con affetto pensando ch'era il piu' bel dono che avesse mai ricevuto.
Intanto il Re del Portogallo che aveva sentito parlare delle figlie del sarto e dei tre anelli della buona sorte, mentre era in giro per una battuta di caccia, decise di andarle a conoscere.
Voleva proprio vedere questi famosi anelli... ed era curioso di conoscere le tre fanciulle a cui la Sorte aveva dato questi grandi doni.
Le due sorelle piu' grandi appena il Re del Portogallo avanzare verso la loro casa sul suo cavallo bianco si sentirono quasi svenire per l'emozione e, sollevate per esser sempre bellissime, profumate ed imbellettate, gli corsero incontro. Adelina continuò ad impastare il pane e a svolgere le faccende di casa con il suo anello brillante al dito.
Impasta che ti impasta però, l'anello le scivolò dal dito e finì nel pane senza che la fanciulla se ne rendesse conto...
Tutto il pomeriggio Margherita e Rosa intrattennero il Re del Portogallo e la piccola Adelina non si fermò neppure un attimo a prender fiato continuando i suoi compiti quotidiani come se niente fosse.
Nel tardo pomeriggio il padre, tutto emozionato, rientrato da lavoro la cerco' e le disse:
- Adelina ma che fai! hai visto chi c'è di la con le tue sorelle il RE DEL PORTOGALLO!! svelta svelta vatti a cambiare e vieni di la con noi!! Il re ti vuole conoscere e vuol vedere i tre anelli!!!
- Va bene papà mio. tu intanto prendi il pane che ho appena cotto e offrine un po' al nostro ospite, mentre arriverò anche io.
E andò a cambiarsi.
Il Principe era stato sommerso dalle chiacchere delle due sorelle maggiori, ma si stava annoiando terribilmente ed aveva una gran fame. Figuratevi il sollievo quando il sarto gli offrì del pane appena sfornato, croccante e profumato... Al primo boccone era entusiasta:
- Ma, signore, chi ha fatto quest'ottimo pane?
chiese immediatamente
- Io! Io! Io!
saltaron su le due figlie maggiori
- è stata mia figlia Adelina, la terza, la piu' piccola.. è molto timida... ma si è andata cambiare e sta arrivando con il suo anello di ferro... è una strana ragazza, non mi do pace.. scegliere un anello di ferro scartando la possibilità di prender quello d'argeto o d'oro...
- Ah! a proposito di anelli..
disse il RE
- Sarei in effetti molto curioso di vedere i tre anelli della buona sorte
- ma certo Vossignoria..
fece il padre e mando' le due sorelle maggiori a prendere i loro.
Disperate Margherita e Rosa iniziarono a girovagare per la casa in preda al panico alla ricerca dei loro anelli che per imperizia avevan perso..
Mortificate e meste tornarono a mani vuote davanti al Re del Portogallo dicendo che avevan smarrito il loro prezioso dono della sorte.
Il Re del Portogallo si meravigliò di tanta stupidità e superficialità e stava per dire loro il suo parere in proposito quando si trovo' qualcosa di duro fra i denti. Era l'anello di ferro che Adelina aveva perso impastando il pane. Lo osservò bene. E vide quanto era brillante e lucido...
- .. quello è il mio anello maestà.. l'ho perso nella fretta di impastare il pane per voi... mi scuso..
disse in quel momento Adelina...
Certo la fanciulla non era imbellettata e pettinata a dovere come le sorelle ma era molto piu' bella di quanto il Re del Portogallo si potesse aspettare ed era garbata, gentile e lavoratrice. Il suo pane era il piu' buono che avesse mai mangiato perchè era stato preparato con un ingrediente fondamentale L'AMORE. L'amore per il prossimo e per le cose che si fanno. Il Re del Portogallo questo lo sapeva bene e Vedendo Adelina si innamorò perdutamente.
- Tu sei quella che stavo cercando Adelina, sarai la mia sposa. Hai saputo scegliere l'anello piu' modesto e senza valore e tramutarlo in un tesoro prezioso poichè tu sei un tesoro prezioso. La sorte ti ha donato un anello da poco ma tu hai saputo cambiare il tuo destino con le tue qualità mia regina...
La prese per mano e la condusse al castello con lui fra la gioia e la meraviglia del sarto.
Inutile dire che le sorelle maggiori diventaron verdi di invidia, si strapparono i capelli per la rabbia e piansero giorni e giorni interi per la loro mancata fortuna.
Divennero zitelle stagionate e morirono in solitudine sempre piu' inacidite.
Adelina invece diventò Regina del Portogallo, non smise mai di fare il pane per suo marito, e al dito porto' sempre quell'umile e semplice anello di ferro che tanto aveva cambiato la sua vita.
Ognuno sceglie la propria sorte e non sempre è oro quello che luccica...
:)
E VISSERO SEMPRE FELICI E CONTENTI!!!


IL CAPPELLAIO MATTO

2 commenti:

Ocean ha detto...

molto bella, mi hai dato un ottimo suggerimento per la favola della buonanotte...ciao

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

Ciao Ocean benvenuta!!!! (dopo passo un secondo da te per qualche ispirazione!)
;)

il cappellaio matto