lunedì 14 dicembre 2009

SE POTESSI.. LO AMMAZZEREI...

Quante volte ho detto questa frase?!! Ahhhhhhhhhh innumerevoli.
Mi infervoro, chiedo ad alta voce giustizia (caso mai qualcuno "lassù" mi sentisse)... dico a me stessa "se mi capitasse fra le mani..." certa che da sola saprei trovare la punzione giusta... ma la realtà dei fatti è che se ne avessi la possibilità in fondo in fondo non gli torcerei un capello.
Tutta colpa della mia coscienza che al momento naviga sopra le parti...
Credevo che un bel pugno sul grugno facesse un'eccezione per quanto lo riguarda.. subito ho persino pensato "ahahaha grande! che divertente..." ma mi sono subito pentita del pensiero ed alla vista del risultato di un atto di VIOLENZA la risata che stava per salirmi in gola si è subito spenta.
Non c'è santo che tenga, nè giustificazione di sorta. Nemmeno se trattasi di Lui che detesto con tutto il mio essere. Non sono capace di gioire per un azione del genere, chiunque sia il destinatario.
Il fatto è che innanzi tutto aborro la violenza. E' una delle brutture del mondo e vorrei che sparisse dalla faccia della terra.
Sapete.. Non sono in grado di non provare smarrimento davanti a questo sentimento che mi nasce dentro, persino un po' di tristezza nel constatare che non so detestare chi davvero se lo meriterebbe.. mi sento "spaesata" se per una volta non do contro quel detestabile farabutto.. eppure è così.
Il "nemico numero uno" questa volta è qualcosa di piu' grande e pericoloso: perchè NESSUNO merita VIOLENZA.
IL CAPPELLAIO MATTO

2 commenti:

la duchessa ha detto...

La penso esattamente come te.
La prima reazione è stata divertita: io e il Duca volevamo sapere come si chiamava l'eroe che aveva avuto il coraggio di provare a togliere quell'insopportabile ghigno dalla faccia del Caimano per dare il suo nome alla creatura, ci siamo chiesti come avesse fatto a sbagliare mira da così vicino eccetera eccetera con tutte le battute che ci venivano in mente.
Poi abbiamo visto le immagini, e sono riuscita a vedere soltanto una persona anziana ferita al volto, un po' spaesata e spaventata. Come quando ebbe il malore al congresso, diventò livido e quasi sembrò che gli avessero staccato la spina, ho provato una grande compassione per l'uomo, una compassione che non ricordava quanto io detesti quella persona, una compassione che nasce da mio disgusto assoluto per la violenza di qualunque genere e rivolta verso chiunque.
Purtroppo resta il fatto che appena ricomincerà a parlare e riassumerà quella espressione tronfia, mi chiederò di nuovo perchè quel souvenir del Duomo di Milano non l'abbia colpito alla tempia...

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

è da un po' che non vengo qui...oltre il lavoro mi sono infognata a coltivare piantine virtualmente...ogni tanto mi capita di staccare la spina...Mi inchino di fronte al cappellaio e alla duchessa, io non sono riuscita ad avere questi sentimenti...Per quanto anche io detesti la violenza, i soprusi e chi più ne ha più ne metta, non riesco a provare pena o pietà per quell'uomo è più forte di me... mi viene solo da pensare "quando ce vò ce vò"