venerdì 9 ottobre 2009

Briciole

"Quando vanno su quella poltrona sono tutti uguali. Ce l'hanno tutti con lui perchè ha molto e sono invidiosi". Di fronte a queste parole è solo avvilimento quello che provo, avvilimento e sconfitta. Avvilimento, sconfitta e rabbia perchè il vero ignorante non è colui che non sa, ma colui che pur avendo la possibilità di sapere, sceglie deliberatamente di non guardare la realtà. Testa sotto la sabbia, e via.
Il vero ignorante rifiuta di conoscere su che cosa è basato questo Stato, e soprattutto rifiuta di sapere il perchè. Il vero ignorante rifiuta di riconoscere che, dopo il prezzo esorbitante pagato nel Ventennio e con la Seconda Guerra Mondiale, in termini di vite umane, libertà, stabilità sociale ed economica, questa nazione ha scelto di non ripetere più gli stessi errori. Ha scelto di crescere, di darsi delle istituzioni mature, di non dipendere più, mai più, dalle scelte di un singolo, diventando una Repubblica parlamentare, il che significa, nel profondo, che le decisioni non le prende più uno o un gruppo, ma per la sicurezza di tutti in questo paese le decisioni le si prende tutti insieme, confrontandosi e discutendo e litigando, ma tutti insieme, se proprio non ci mettiamo d'accordo si fa a maggioranza, ma serve il contributo di tutti. E non solo ha preso questa decisione, ma lo ha messo, ancora per sicurezza, non-si-sa-mai-qua-abbiamo-la-memoria-corta, lo ha messo nero su bianco: la Costituzione è nata come una garanzia assoluta e intoccabile, come un ente che al di sopra di tutto, di tutti, della storia e dei suoi errori, proteggesse per sempre i cittadini dalla loro stessa follia. Lasciamo perdere che è ritoccabile, adattabile ai tempi, ma i principi fondanti sono stati stabiliti per non avere tempo: la Costituzione è nata dalla dolorosa presa di consapevolezza che santocielo abbiamo preso proprio un abbaglio, non ci possiamo fidare di noi stessi e delle nostre scelte politiche, abbiamo avuto troppa fiducia e troppo cieca: da adesso in poi chi va al potere deve rigare dritto, e rispettare le regole che tutti insieme ci stiamo dando. Ci inventiamo dei bellissimi Organi di Controllo, una specie di Guardie Svizzere dell'ente superiore Costituzione: è meglio che ci mettiamo qualcuno a proteggere il fondamento della nostra Repubblica, non-si-sa-mai. Magari non servirà mai, siamo belli e scottati e la Costituzione non si tocca, tutti ci crediamo ci giuriamo sopra ma dai non serviranno mai...però mettiamoceli dài non-si-sa-mai.
E invece purtroppo sono serviti. In questi giorni, l'Italia è stata messa semplicemente di fronte alla sua natura di Repubblica parlamentare basata sulla Costituzione. Punto.
Come si fa a non avvilirsi, a non sentirsi sconfitti, a non riempirsi di rabbia quando chi ti sta intorno sbriciola in poche parole tutto ciò su cui il suo essere cittadino italiano si basa, e cioè che la Costituzione e i suoi Organi di Controllo servono proprio a far rigare dritto chi va al potere? Sessant'anni di storia repubblicana, di morti, di valori, sbriciolati davanti alla tracotanza del denaro. Lui ha molto, perciò ce l'hanno con lui. Tutto il resto, non esiste.
Come direbbe Ascanio Celestini, "tranquilli, non è successo, niente".

la duchessa

1 commento:

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

Hai ragione Duchessa la delusione è davvero tanta.
Il problema è che sono certo che se fosse passato sto cavolo di Lodo Alfano l'Italia non sarebbe comunque insorta..Si tratta quindi cmq di una 1/2 sconfitta.. Senza dimenticarsi poi che alcuni hanno pure votato a favore...
Tristezza....

Embhè