giovedì 1 ottobre 2009

L'Eleganza del Riccio



Delicato e Pungente allo stesso tempo, questo romanzo di Muriel Barbery è stato una delle sorprese editoriali del 2006 in Francia: pare abbia avuto ben 50 ristampe vendendo oltre 600.000 copie.
Anche in Italia ha occupato il primo posto nella classifica delle vendite per un termine di tempo spropositato.
I premi letterari vinti non si contano (e, a dire il vero, nemmeno ci interessano) il fatto è che questo libro oltre ad aver scalato le classifiche europee ha raggiunto il cuore di noi lettori, e l'ha conquistato.
"L'Eleganza del Riccio" è già un titolo singolare che incuriosisce il lettore alla prima occhiata: Reneé Michel davvero sembra essere la comunissima portinaia del numero 7 di rue Grenelle.. apparentemente è sciatta, pigra, interessata solamente alla cura del suo gatto, alla televisione e alle sue piccole faccende private.
La realtà però è ben diversa: arte, filosofia, cinema e soprattutto cultura giapponese sono il suo pane quotidiano, la sua reale ragione di vivere... Perchè dunque dissimulare tale cultura???!
La dodicenne Paloma Josse (figlia di un Ministro della Repubblica ed abitante del singolare Condominio, in costante lotta con la propria famiglia) dopo essersi eretta "piccola e minuziosa Giudice dell'Umanità", presto scoprirà la vera anima che si cela dietro la falsa portinaia...
Paloma e Reneé si incontreranno per davvero riconoscendosi come anime simili grazie all'arrivo di un misterioso signore giapponese...
Ma mi fermo qui, perchè il libro merita davvero di essere letto.
Sappiate solo che a volte l'intelletto e la cultura non bastano: solitamente c'è bisogno di qualcosa in più.. qualcosa che parli di comprensione, condivisione, amore... qualcosa come l'amicizia.
IL CAPPELLAIO MATTO

3 commenti:

la duchessa ha detto...

Letto, e amato immediatamente. Ma fa venire voglia di rivedere Parigi ;-)

Claudia (Barcellona) ha detto...

Non conoscevo l'esistenza di questo libro finché non mi hanno regalato due biglietti per andare a vedere il pre-estreno al cinema. Sono andata con un'amica. Siamo uscite dalla sala senza dire una parola fino a quando l'aria fredda di dicembre ci ha abbracciato. Sono queste le storie che ti lasciano qualcosa....quelle che anche solo per un attimo ti trasportano nel silenzio e nella riflessione. Forse un giorno leggeró il libro. Non appena andró in Francia, lo cercheró in qualche libreria.

Davide ha detto...

Ne parlo anch'io sul mio blog. confrontiamo i pareri? :-) infondo è questo che cerco quando scrivo dei libri... che qualcuno arrivi e mi dica, ma no, guarda, secondo me invece....

:-)