martedì 10 giugno 2008

La Tristezza...


Ieri pensavo alla Tristezza ed alla sua definizione... Insomma cos'è quest'ombra che passa, staziona, si ferma sul viso di molte persone? Come definirla?
E' un'emozione contraria alla gioia ed alla felicità quest'è certo, è una condizione d'animo che può essere la conseguenza di un episodio, di un momento oppure può stabilirsi nel cuore delle persone e non abbandonarle più e spegnerle poco alla volta... Quel che è certo è che si accompagna alla Malinconia e nei casi più gravi sfocia nella Depressione...
Da quello che vedo nasce proprio nel momento in cui i nostri desideri incontrano i nostri limiti e ci mettono davanti allo specchio della nuda e cruda realtà... Certo non è semplice accettare la vita e quello che ha in serbo per noi. Non è facile nemmeno far fronte agli accadimenti ed arginare le nostre emozioni... Ma il nostro viaggio serve proprio a questo.. Ad evolvere in questo senso e dunque a trovare un antidoto per la Tristezza che ci assale e che minaccia di togliere il gusto alle piccole grandi cose che ci circondano...
Una Curiosità: Sapete perchè questo post ha come immagine la fotografia di una geisha? Perchè queste artiste mi hanno sempre trasmesso (e continuano a farlo) un'immensa tristezza.. Tutto in loro (dal trucco, all'abbigliamento, alla pettinatura, senza parlare del lavoro vero e proprio) mi trasmette tristezza, mi parla di artificio, di rigore, di maschera, di rigidità... Chi decide di essere una geisha smette di essere una persona ed incarna il personaggio che ha scelto... E non c'è nulla al mondo che renda più tristi del non essere se stessi... credo io...


IL CAPPELLAIO MATTO

8 commenti:

identitàdissociata ha detto...

Lascio un commento di approvazione su quanto ho appena letto. Sensibile e degno di nota tu che ti poni in discussione su un argomento che, forse, non fa da cornice a questi tuoi giorni. Ho sbirciato un po' nel tuo blog e ho letto argomenti interessanti trattati con efficacia. Tornerò, quindi, a farti visita se ti fa piacere.
ID

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

Ciao! Siamo lieti di averti come visitatore/visitatrice.. e sta certo che faremo altrettanto... a presto!

il cappellaio matto

Anonimo ha detto...

Non siamo soddisfatti di come ci vediamo. Quindi ci creiamo una maschera fatta di ideali, e con quella affrontiamo la nostra vita. A poco a poco la maschera diventa la nostra vita.
Si tratta di una sostituzione del nostro io o siamo davvero riusciti a trovare la nostra vera essenza?
O.W. disse: una maschera ci dice di più una faccia...

identitàdissociata ha detto...

Visitatore.
Ciao.
ID

Anonimo ha detto...

ciao capp! un saluto asciutto...uff io non ne posso più di questa pioggia! roselia

Anonimo ha detto...

Artificio, maschere li usiamo tutti sempre, e una maniera di diffendersi e alla volta poter conservare qualcosa di integro per se. Se quando faccio il mio lavoro vedessi sullo specchio (a volte ce ne sono) la mia faccia e non quella del mio personaggio, allora si sarei veramente triste.

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

queste geishe si fanno scoprire abbastanza facilmente soprattutto se fanno errori di ortografia... ma sarà che sono giapponesi... comunque sia ognuno sceglie ciò che è giuto per se, non intendevo offendere le geishe o chi si difende dietro ad una maschera Solo mi sono accorta che io (che per anni ho fatto la stessa cosa) stavo malissimo a causa di questo comportamento.
un bacio alle geishe di tutto il mondo, anche quelle che vivono a paris!

il cappellaio matto

Anonimo ha detto...

Un saluto alla geisha!