
Città a misura dei piccoli: il primato rimane a Torino
Ovviamente il quadro generale è negativo visto che manca attenzione ai bambini e si fa molto poco..
Ovviamente il quadro generale è negativo visto che manca attenzione ai bambini e si fa molto poco..
"Ecosistema bambino 2008", l'annuale rapporto di Legambiente sulla vivibilità delle città dal punto di vista dei più piccoli, fotografa una realtà pressochè identica a quella dello scorso anno. In testa alla classifica si conferma Torino, (come nel 2007), seguita a breve distanza da Ravenna, Roma e Modena. Un quartetto che si mostra più sensibile di altri centri alle esigenze dell'infanzia, ma che non brilla certo in assoluto. Una città ideale per i piccoli bisognerebbe inventarla o, meglio ancora, farla inventare direttamente ai più piccoli, visto che gli adulti sono distratti da altre faccende.
Lo studio di Legambiente si basa su una serie di parametri indicatori dell'attenzione al benessere dei minori. Si va dagli strumenti di coinvolgimento messi in campo dalle amministrazioni (consulte giovanili, consigli comunali dei ragazzi, incontri e occasioni di confronto con le istituzioni), alle forme di partecipazione (azioni di adozione del territorio, progettazione partecipata). Dalla presenza e il funzionamento di strutture e uffici dedicati ai giovani, alla quantità e qualità dell'offerta culturale (musei, aree riservate, eventi, teatri, ludoteche, biblioteche), passando per le iniziative di promozione culturale e sociale ad hoc per i più piccoli, come la pubblicazione di riviste per ragazzi e di manuali educativi, oppure di feste, rassegne cinematografiche, soggiorni in città e fuori città, corsi e laboratori.
Torino vince per aver dimostrato di essere dotata di uffici comunali competenti, capaci di dare continuità ai progetti rivolti ai ragazzi nel corso del tempo nonostante i cambi di giunta. In particolare il rapporto giudica interessante l'esperienza del laboratorio "Città sostenibile", un organismo che vede coinvolti più assessorati per promuovere qualità della vita urbana e partecipazione dei bambini.
Torino vince per aver dimostrato di essere dotata di uffici comunali competenti, capaci di dare continuità ai progetti rivolti ai ragazzi nel corso del tempo nonostante i cambi di giunta. In particolare il rapporto giudica interessante l'esperienza del laboratorio "Città sostenibile", un organismo che vede coinvolti più assessorati per promuovere qualità della vita urbana e partecipazione dei bambini.
Ravenna è migliore in Emilia Romagna, tradizionalmente attenta alle politiche sociali e quindi anche a quelle dedicate ai più giovani.
Roma primeggia per la ricca offerta di stimoli e iniziative culturali, per i tanti progetti, in periferia e in centro città, dentro e fuori dalla scuola. Modena, infine, viene premiata per l'ampiezza di iniziative e la continuità dell'impegno a favore dei bambini dimostrata negli ultimi dieci anni. Pochi lampi di eccellenza in un panorama tutto sommato poco stimolante che nell'ultimo decennio, ovvero da quando è partita la ricerca di Legambiente, risulta sostanzialmente statico.
Il problema è che tv e giornali parlano di bambini solo quando accadono fatti violenti, a scuola, in famiglia o per la strada.. insomma solo per fare odiens... per il resto manca quasi del tutto l'attenzione al ruolo attivo che possono esercitare nella società, alla loro posizione e, mi spiace dirlo, ai loro bisogni.
IL CAPPELLAIO MATTO
3 commenti:
Vero, oppure si parla dell'universobimbo solo come il maggiore consumatore. Imaginarium è una catena di negozi che ha due ingressi, il secondo è a misura di gnomo per farli divertire. Ma si tratta sempre di una trovata commerciale purtroppo. Eh si che basterebbero tante piccole cose così per fare sentire i bimbi meno piccoli (e meno scemi) di quello che sono.
... mha! I BAMBINI NON SONO SCEMI!! POVERI!! PIUTTOSTO GLI ADUTI FANNO SCHIFO. A VOLTE ANCHE LA SOTTOSCRITTA COMPRESA.. SIGH
IL CAPPELLAIO MATTO
no, no. Non intendevo in senso offensivo. Avevo visto uno spot che recitava: Piccoli ma non scemi... giusto per rimarcare sul fatto che noi Grandi pensiamo che loro Piccoli non capiscano... quando invece ascoltano tutto, vedono e comprendono benissimo. L'unica cosa che non capiscono è perché gli adulti non gli diano la dignità che meritano!
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