martedì 16 ottobre 2007

Alice e il Cappellaio Matto

Che cosa è il tempo? E che carattere ha? Il rapporto con uno dei più concetti più sfuggenti nella storia del pensiero umano, nel mondo di Alice e del Cappellaio Matto. Da "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie", Oscar Mondadori, Milano 1980
(…) Alice sospirò, stanca. “Secondo me potreste impiegare meglio il vostro tempo” disse “invece di sprecarlo con indovinelli senza risposta.”
Se tu conoscessi il Tempo come lo conosco io” disse il Cappellaio “non ne parleresti con tanta confidenza.”
“Non so che vuoi dire” disse Alice.
“Certo che non lo sai!” disse il Cappellaio, agitando sprezzante il capo. “Scommetto che non ci hai nemmeno mai parlato, col Tempo!
“Forse no” rispose prudente Alice “ma so che devo batterlo quando ho lezione di musica.
“Ah! Questo spiega tutto” disse il Cappellaio. “Non gli va di essere battuto. Se invece ti fossi mantenuta in buoni rapporti con lui, lui farebbe fare al tuo orologio tutto quello che vuoi tu. Per esempio, metti che siano le nove di mattina, l’ora di cominciare le lezioni: basta che gli sussurri una parolina, al Tempo, ed ecco che le ore volano via in un battibaleno! L’una e mezzo, ora di pranzo!” (“Magari fosse vero” si disse sottovoce la Lepre Marzolina.)
“Certo, sarebbe magnifico” disse Alice soprappensiero “però... mi sa che non avrei ancora fame.”
“Dapprincipio no, forse” disse il Cappellaio “ma puoi tenerlo fermo all’una e mezzo finche vuoi.”
“E tu fai così?” chiese Alice.
Il Cappellaio scosse il capo dolorosamente. “No!” rispose. “Abbiamo litigato lo scorso marzo... proprio prima che quello lì impazzisse, sai...”(indicando col cucchiaio la Lepre Marzolina) “... fu al gran concerto dato dalla Regina di Cuori, dove io dovevo cantare: “Brilla, brilla, pipistrello! / Sarai topo o sarai uccello?” Forse la saprai, questa canzone?”
“Ne ho sentita una simile” disse Alice.
“Questa continua così” proseguì il Cappellaio: “”Nella quiete della sera / Voli come una teiera. Brilla, brilla... “”
A questo punto il Ghiro si riscosse e si mise a cantare nel sonno “ Brilla, brilla, brilla, brilla...” Non la finiva più, e dovettero dargli un pizzicotto per farlo smettere.
“Be’, avevo appena finito la prima strofa” disse il Cappellaio “che la Regina si mise a strillare: “Sta assassinando il tempo! Mozzategli il capo!”“
“Che orrore!” esclamò Alice.
“E da allora” continuò il Cappellaio in tono doloroso “non vuol fare più nulla di quello che gli chiedo! Ora sono sempre le sei.”
Alice ebbe un’idea brillante. “…per questo che avete pronti tanti servizi da tè?”
“Sì” disse il Cappellaio con un sospiro “è sempre l’ora del tè e non abbiamo il tempo di lavare la roba negli intervalli.”

2 commenti:

monstergirl ha detto...

Adoro il the... ed ho rivisto Alice qualche sera fa. Quello che ho pensato subito è stato: o è coraggio o è incoscienza, ma di certo in un bosco oscuro non mi addentrerei, avrei terrore di finire in una bottiglia nel mezzo di una tempesta e morirei di paura a diventare gigantesca dentro una casa minuscola. A volte sogno di passare attraverso pertugi come la tana del Bianconiglio. Alice è degna di rispetto! Ma solo il Cappellaio e la Lepre si divertono come dei matti...

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

... nè coraggio nè incoscienza.. è un modo di essere! io in un bosco oscuro mi ci addentrerei eccome! sai che funghi?!! a parte tutto adoro il bosco.. è il "mio posto" (vedi anche il nome silvia=selva)... e poi ti svelo un segreto: il cappellaio e la lepre bevono sempre il the (lo adoro!!) ma nessuno vieta di correggerlo un po'!!!