martedì 8 luglio 2008

Molto Forte Incredibilmente Vicino

"Ho deciso che avrei cercato i nomi in ordine alfabetico, da Aaron a Zyna; anche se il metodo più efficace era per zone geografiche. Un'altra cosa che ho deciso era di essere riservato al massimo sulla missione in casa, e sincero al massimo fuori, perché era necessario far così. Perciò quando la mamma mi chiedeva: 'Dove vai, e a che ora torni?' io le rispondevo: 'Fuori, più tardi'. Ma se uno dei Black voleva sapere qualcosa gli dicevo tutto. le altre mie regole erano di non essere più maschilista e neanche razzista, giovanilista, omofobo, e di non discriminare i portatori di handicap e i ritardati; e poi che non avrei detto bugie se non in caso di assoluto bisogno, che mi è capitato un sacco di volte. Ho preparato un kit con alcune cose che mi sarebbero servite, tipo una torcia elettrica formato maxi, il burrocacao, un po' di biscotti ai fichi, i sacchetti di plastica per reperti importanti e cianfrusaglie, il mio telefonino, il copione di Amleto per imparare a memoria i movimenti sul palco mentre andavo da un posto all'altro, dato che non dovevo dire neanche una battuta, e una cartina di New York, pillole allo iodio in caso di bomba sporca, i miei guanti bianchi -owiamente - un paio di cartoni di Juicy Juice, una lente d'ingrandimento, il dizionario tascabile Larousse e altre cose utili. Ero pronto per cominciare."

Oskar, bambino newyorchese di nove anni, ha perso il padre nell'attacco alle Torri Gemelle e ora, dopo aver trovato tra le cose del genitore scomparso una chiave con su scritto "Black", ha deciso di risolvere il mistero in questione... A chi appartiene quella chiave? Si tratta di qualcuno che conosceva il padre? C'è un messaggio ad attenderlo una volta risolto l'enigma? Ecco che il bambino si mette alla ricerca del "signor Black" in giro per NY City, incontrando personaggi stravaganti e che hanno qualcosa da lasciargli, un pezzo della propria storia, un insegnamento per la vita, o semplicemente un imput per sviluppare un proprio pensiero... é un libro dolce, commuovente, ironico... decisamente va letto.


IL CAPPELLAIO MATTO

5 commenti:

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

oggi è il giorno delle segnalazioni libresche... anche la Gallinavecchia ne ha fatta una... prendo nota della tua come della sua... che bello!
grazie :o)

la duchessa ha detto...

Anche io prendo nota...anche se confesso di essere caduta dentro il Don Camillo di Guareschi...dal sapore vintage :)

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

.. Sto iniziando anche io "Firmino" chissà se sarò tra quelli che lo declamano o fra quelli che lo detestano...
Intanto una buona giornata ad entrambe.. Duchessa quando arrivi??? Embhè strepita e mi fa diventare matta...

il cappellaio matto

la duchessa ha detto...

Non lo so ancora con precisione ma chere, perchè ho scoperto di avere un matrimonio il 25 :( Ma ho bisogno di venire comunque su per ricerche bibliografiche eccetera (oltre che per bellamente vedervi!) anche se ancora non so quando di preciso. Penso in ogni caso che prenderò il treno di notte e arriverò quindi direttamente in via non mi ricordo come ma so come ci si arriva :)
Vi amo

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

:-)
non vedo l'ora!!! certo che sei sempre molto precisa... allora ci vediamo non si sa quando, non si sa dove e nemmeno se davvero tu sai dove arriverai...
a prestissimo!!!

il cappellaio