
Da tempo ormai uso il blog per i momenti di sfogo, a volte può sembrare che io scriva cose molto personali (criptandole magari), ma lo scrigno dei miei pensieri più intimi e reconditi è il taccuino vicino al mio letto. Lui è il vero custode di emozioni che pudicamente nascondo al resto del mondo, un po' perchè disarmanti, un po' perchè grette e cattive, un po' perchè rappresentanti le mie fragilità o i miei punti deboli... a quel mondo accedono solo le persone che mi stanno veramente nel cuore.Ma oggi questo pensiero da taccuino ho deciso di metterlo sul blog: è una sorta di prova del nove che mi impongo.Mi guardo indietro, esamino quello che è stato il mio percorso e mi scopro profondamente diversa e sostanzialmente uguale d'anima rispetto a prima.Dove "PRIMA" significa: ante crollo del mio mondo, delle mie certezze, del mio Amore, della mia fanciullezza.Dove "DOPO" significa: solitudine nell'affrontare le difficoltà e la vita; consapevolezza della mancanza dei rassicuranti punti d'appoggio nella propria famiglia; responsabilità nel sorreggere da soli tutto quanto nella propria vita quotidiana (la famiglia d'origine per prima); lotta contro i mulini a vento nella maniera più castanediana del termine.Guardo la vita con passione ed entusiasmo ma con estrema disillusione, non credo più in molte cose che per anni hanno rappresentato la mia legge. Ho riportato le persone che amo a dimensione umana. E cerco di accettarle con i loro pregi e con i loro difetti lasciandole libere di essere se stesse e di sbagliare, cercando di non crearmi aspettative su di loro e pretendendo da loro la medesima cosa... Ma...Nella mia vita c'erano due persone che mi hanno lasciata sola e che non sono ancora riuscita a "ridimensionare", immagino che siano le due persone che ho amato più visceralmente...
Con queste due persone ho avuto dei momenti emotivamente molto diversi tra loro, ma l'attaccamento era in qualche modo molto simile.Una era mia madre. L'ho detestata, l'ho amata dal profondo, ho cercato di parlarle, di chiarire, di aiutarla, di capirla, di comunicare con lei, ho cercato di dirle che in qualche modo l'amavo: avrei voluto comprensione ed aiuto da parte sua. E mi sono sempre sentita respinta e non capita. Ho respinto e ferito a mia volta più o meno consapevolmente. Poi è arrivata Madama Morte e mi ha insegnato la differenza di colori e forme in certi frangenti della vita, in cui smetti di usare il cervello e usi solamente la pancia per sentire. E' un sentimento d'amore puro ed incondizionato per l'essere che hai di fronte a te, che sta soffrendo, che se ne sta andando, essere col quale non avrai mai più la possibilità di rapportarti. I colori, dicevo, cambiano, come pure le forme e la prospettiva della vita prende una piega quasi magica: si apre una connessione di amore da cuore a cuore e tutto il passato/presente/futuro non può esistere più... c'è solo il momento sospeso in cui ami. E tutto il resto si cancella. Almeno finchè Madama Morte non se la prende per mano e la porta in altro posto... A quel punto si rimane soli a pensare all'accaduto. Si ha un mutamento profondo. Si ha confusione. Si lavora per capire e trarne un insegnamento. Ma bisogna aspettare che arrivi il tempo giusto perchè sia insegnamento... e questo non lo è del tutto, anche se si sta muovendo qualcosa.L'altra persona è stato il mio TUTTO per anni. La bambina in me l'ha fatto diventare dio. Non solo per il sentimento che provava verso di lui, ma per una sorta di meccanismo inconscio che un sogno recente mi ha fatto capire. Era diventato una sorta di surrogato di mia madre. Senza di lui la bambina che era in me sarebbe morta. Letteralmente morta. Il sentirmi rifiutata per la seconda, terribile volta è stato devastante. Una bomba nucleare avrebbe creato meno scompiglio nel mio mondo. Sono stata un albero capitozzato di netto. La mia reazione è stata spesso esagerata anche per questo motivo. Nonostante questo stupido meccanismo quello che provavo per lui non valeva di meno. Quanto tempo ho speso per cercare di capire e di salvare il salvabile... Quante volte ho sperato che le sue parole non fossero solo fiato ma i fatti che avrei desiderato io... Poi è successo qualcosa. E quella persona ha preso a diventare un uomo normale, con pregi e difetti. E lo smarrimento mi ha colto alla sprovvista. La diffidenza mi ha portato ad allontanarmi. Perchè l'uomo quando ti ferisce e ti delude è meno luminoso di dio. Ma più comprensibile. Essere il dio di qualcuno deve essere bellissimo, estremamente gratificante... Ma è anche estremamente difficile. Dio per antonomasia è colui che deve stare al di sopra della massa, colui che non sbaglia mai, colui che è all'altezza.. E un semplice uomo non può reggere questa situazione. Un uomo deve essere libero da questi schemi, deve sbagliare, vivere, imparare, sentire chi è e modificarsi, correggersi, ESSERE FELICE, o almeno provarci.. Dio è già imparato. Io non so più chi è questa persona, non so davvero quasi più nulla di lui, della sua vita, mi sto disintossicando e voglio continuare così. Se mai - almeno per il bene che ci siamo voluti - chiariremo voglio essere libera da quel meccanismo perverso che mi ha portato a vederlo in quel modo. E adesso so che non è ancora così. E allora congelo tutto e lo affosso nella parte più profonda di me. E ritorno al discorso che non è tempo e se il tempo arriverà la vita darà la sua lezione.Guardo indietro e vedo un'altra vita. Un'altra persona. Eppure sono sempre io, sarò cresciuta, avrò imparato delle cose, avrò fatto esperienze, forse addirittura acquisito un po' di pazienza... ma davvero mi sento sempre più un'altra persona con l'anima della stessa bambina di un tempo. Che adesso (come mi ha fatto notare un caro amico) ha preso a definirsi donna. Perchè donna si sente.Uguale nell'anima ma diversa nell'approccio alla vita.
Con queste due persone ho avuto dei momenti emotivamente molto diversi tra loro, ma l'attaccamento era in qualche modo molto simile.Una era mia madre. L'ho detestata, l'ho amata dal profondo, ho cercato di parlarle, di chiarire, di aiutarla, di capirla, di comunicare con lei, ho cercato di dirle che in qualche modo l'amavo: avrei voluto comprensione ed aiuto da parte sua. E mi sono sempre sentita respinta e non capita. Ho respinto e ferito a mia volta più o meno consapevolmente. Poi è arrivata Madama Morte e mi ha insegnato la differenza di colori e forme in certi frangenti della vita, in cui smetti di usare il cervello e usi solamente la pancia per sentire. E' un sentimento d'amore puro ed incondizionato per l'essere che hai di fronte a te, che sta soffrendo, che se ne sta andando, essere col quale non avrai mai più la possibilità di rapportarti. I colori, dicevo, cambiano, come pure le forme e la prospettiva della vita prende una piega quasi magica: si apre una connessione di amore da cuore a cuore e tutto il passato/presente/futuro non può esistere più... c'è solo il momento sospeso in cui ami. E tutto il resto si cancella. Almeno finchè Madama Morte non se la prende per mano e la porta in altro posto... A quel punto si rimane soli a pensare all'accaduto. Si ha un mutamento profondo. Si ha confusione. Si lavora per capire e trarne un insegnamento. Ma bisogna aspettare che arrivi il tempo giusto perchè sia insegnamento... e questo non lo è del tutto, anche se si sta muovendo qualcosa.L'altra persona è stato il mio TUTTO per anni. La bambina in me l'ha fatto diventare dio. Non solo per il sentimento che provava verso di lui, ma per una sorta di meccanismo inconscio che un sogno recente mi ha fatto capire. Era diventato una sorta di surrogato di mia madre. Senza di lui la bambina che era in me sarebbe morta. Letteralmente morta. Il sentirmi rifiutata per la seconda, terribile volta è stato devastante. Una bomba nucleare avrebbe creato meno scompiglio nel mio mondo. Sono stata un albero capitozzato di netto. La mia reazione è stata spesso esagerata anche per questo motivo. Nonostante questo stupido meccanismo quello che provavo per lui non valeva di meno. Quanto tempo ho speso per cercare di capire e di salvare il salvabile... Quante volte ho sperato che le sue parole non fossero solo fiato ma i fatti che avrei desiderato io... Poi è successo qualcosa. E quella persona ha preso a diventare un uomo normale, con pregi e difetti. E lo smarrimento mi ha colto alla sprovvista. La diffidenza mi ha portato ad allontanarmi. Perchè l'uomo quando ti ferisce e ti delude è meno luminoso di dio. Ma più comprensibile. Essere il dio di qualcuno deve essere bellissimo, estremamente gratificante... Ma è anche estremamente difficile. Dio per antonomasia è colui che deve stare al di sopra della massa, colui che non sbaglia mai, colui che è all'altezza.. E un semplice uomo non può reggere questa situazione. Un uomo deve essere libero da questi schemi, deve sbagliare, vivere, imparare, sentire chi è e modificarsi, correggersi, ESSERE FELICE, o almeno provarci.. Dio è già imparato. Io non so più chi è questa persona, non so davvero quasi più nulla di lui, della sua vita, mi sto disintossicando e voglio continuare così. Se mai - almeno per il bene che ci siamo voluti - chiariremo voglio essere libera da quel meccanismo perverso che mi ha portato a vederlo in quel modo. E adesso so che non è ancora così. E allora congelo tutto e lo affosso nella parte più profonda di me. E ritorno al discorso che non è tempo e se il tempo arriverà la vita darà la sua lezione.Guardo indietro e vedo un'altra vita. Un'altra persona. Eppure sono sempre io, sarò cresciuta, avrò imparato delle cose, avrò fatto esperienze, forse addirittura acquisito un po' di pazienza... ma davvero mi sento sempre più un'altra persona con l'anima della stessa bambina di un tempo. Che adesso (come mi ha fatto notare un caro amico) ha preso a definirsi donna. Perchè donna si sente.Uguale nell'anima ma diversa nell'approccio alla vita.
IL CAPPELLAIO MATTO
12 commenti:
Questa volta non mi firmo come l'anonimo cattivo.
La tua nudità mi ha conmosso. Grazie per condividere la tua sperienza di amore sospeso accanto a tua madre.
Pilar
p.d. Ecco perchè non è più pelato, essendo dio si è fatto ricrescere i capelli.
... Cara principessa del male provocatrice... Ero indecisa fra te ed alessia. Ovviamente sei più tecnologica tu... Un po' di sana provocazione invece è davvero utile. Soprattutto perchè scatena una serie di pensieri. Che portano a commuoversi e a commuovere a propria volta.
Ieri sera sono riuscita a pensare a mia mamma e a cacciare fuori qualche lacrima. Avere il suo ricordo da malata fino a ieri mi permetteva di rimanere in sospeso e non capire una serie di cose, tipo che bisogna mettersi a nudo di fronte al mondo con la testa alta e con umiltà.
Un bacio amica cara
il cappellaio
A te.
Cara... non posso commentare... devo lasciare che le tue parole si calmino dentro di me per formulare qualsiasi pensiero...
Solo un forte abbraccio!
Cara... non posso commentare... devo lasciare che le tue parole si calmino dentro di me per formulare qualsiasi pensiero...
Solo un forte abbraccio!
Pochi giorni fa' è stato il sesto anniversario della morte di mio padre. Cazzo...6 anni! Mi sembra stamattina. L'aspetto maggiormente destabilizzante, per me, è stato capire (davvero e per la prima volta in vita mia) il vero significato della parola "eternità". L'ho colto dopo i primi 30 secondi di assenza di respiro; poi i minuti, poi le ore. Guardando quell'immobilità e quell'assenza di respiri sentivo di avere a che fare con l'Eternità. Per quanto riguarda , invece, i problemi d'amore...preferisco cedere la palla a chi è più bravo di me a capirci qualcosa. Io, fino ad oggi, non ci ho capito molto.
Hai fatto bene ad aprirti. Mi hai incoraggiato a fare lo stesso. Chissà che non leggerete qualcosa di più "vero" di me...
Un abbraccio.
Px.
Caro Cappellaio...
il tempo passa ed è galantuomo. Bisogna abbandonarsi alla corrente che ti trascina altrove da dove avevi vissuto fino adesso...perchè anche se a te sembra di aver fatto milioni di evoluzioni, è solo adesso che le tue gambe incominciano a camminare DAVVERO. Solo adesso sei davvero libera di crescere, solo adesso sei davvero 'sola'. E, paradossalmente, è anche il primo momento della tua vita in cui davvero non lo sei. Le persone che sono vicine a te e al tuo cuore in questo momento, se lo sono profondamente e autenticamente, puoi metterci la mano sul fuoco: saranno sempre accanto a te.
E con il tempo -perchè 'ha da passà a nuttàt'-, farai pace con quella bambina, che da adesso in poi resterà accanto a te a fissarti coi suoi occhioni ingenui fiduciosi e sgranati fino a che tu non sarai in grado di abbracciarla e di lasciarla crescere...e allora i fiori del tuo giardino ricominceranno a crescere ordinatamente, e tu ti sentirai di nuovo al tuo posto.
E perdonerai.
Tutti: la bambina, la donna, la mamma, e Madama Morte.
Un abbraccio forte.
Grazie per aver detto la vostra, mi piace confrontarmi... non dico altro perchè non ho altro da dire, ho detto tutto nel post... solo... PX son curiosa di leggere qualcosa di più "vero" di te...
Duchessa: ti voglio tanto bene (quand'è che torni a fare un giro da queste parti??)
il cappellaio
A fine maggio, my dear!
Sarò come sempre tutta tua :)
Bacio!
periodo perfetto.. e magari chiederò l'auto al papy per qualche giorno tanto per scarrozzarti un po' dove merita...
il cappellaio
scarrozza la duchessa fuori torino, portala in campagna, ho voglia di conoscerla...
lepre
sarà fatto. E vi piacerete tanto tanto.. che bello!!
Ovviamente ne sono certa...
il cappellaio
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