lunedì 17 dicembre 2007

Sonetto n. 73


La mia immagine associ al duro inverno
quando più non resiste alcuna foglia
sui rami secchi, freddi al loro interno
su cui cantarono uccelli con voglia.
In me tu vedi l’alba di un bel giorno
che al tramonto svanisce ad occidente,
quando la notte poi gli cala intorno
divide l’area dove l’odio è assente.
In me tu vedi spegnere quel fuoco
tra i miei ricordi della giovinezza,
come in un letto in cui diventa fioco
consunto dall’antica contentezza.
In me tu vedi questo e l’amor cresce
così amerai chi dalla tua vita esce.

W. Shakespeare

IL CAPPELLAIO MATTO

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