venerdì 9 novembre 2007

QUANDO LE INIZIATIVE SONO TROPPO AVANTI...


Oggi posto un articolo che mi ha girato Paolone (il Vicino) e che mi è sembrato davvero assurdo... Eppure le cose stanno così: la gente si lamenta dei costi dei cd e dei libri ma quando poi si tratta di dare il giusto valore alle cose e di aderire ad una valida iniziativa... Non ci sta... Che schifo!


I Radiohead traditi dal "paga quanto vuoi"
Tre fan su cinque non hanno versato neanche un centesimo per scaricare online il nuovo album

LONDRA (Gran Bretagna) - L'iniziativa dei Radiohead era ottima e rivoluzionaria: scaricare il nuovo album della band, "In Rainbows", pagando quello che si voleva. Anche nulla. Un’indicazione presa alla lettera da 3 fan su 5 della famosa band di Oxford. Stando, infatti, a un’indagine condotta dalla comScore, azienda che monitorizza il comportamento online di circa 2 milioni di "surfers" in tutto il mondo, il 62% degli 1,2 milioni di appassionati che si sono affrettati a fare il download del disco uscito un mese fa non ha sborsato nemmeno un centesimo.
FAN INGLESI RESTII - Nella logica del "paga quanto vuoi" (meglio se il meno possibile), i più restii ad aprire il portafoglio sono stati proprio i fan inglesi, che hanno tirato fuori una media di 2,24 sterline (3,20 euro) a testa, mentre quelli statunitensi sono stati leggermente più generosi con 2,98 sterline (4,20 euro). Solo il 12% ha sborsato una cifra compresa fra 3,90 e 5,80 sterline (5,60 e 8,30 euro). Il fallimento dell'esperimento dei Radiohead rappresenta un duro colpo anche per l’industria discografica, che guardava all’iniziativa con un misto di curiosità e speranza, visto il crollo vertiginoso delle vendite di cd l’anno passato (un terzo secco in meno) e l’aumento esponenziale della musica scaricata illegalmente.
«RISULTATO DEPRIMENTE» - «È un risultato deprimente – ha spiegato al
Daily Mail Tim Dellow, co-fondatore dell’etichetta londinese "Trasgressive Records" – e questo dato scoraggerà sicuramente le band più piccole a riproporre un simile modello di business in futuro. I Radiohead avrebbero potuto fare un gran bel colpo, ma la loro iniziativa è fallita principalmente perché i loro fan sono cresciuti nel tempo grazie all’aiuto della major discografica e ai suoi canali di distribuzione e marketing». Secondo, invece, Fred Wilson della "Union Square Ventures", azienda di New York che promuove la musica sul web, la filosofia del "pay what you want" era destinata a fallire fin dal principio, perché appellarsi all’onestà dei fan per vendere dischi è un concetto ormai anacronistico, in un’epoca in cui milioni di persone già scaricano album illegalmente. «Questo risultato così negativo – ha spiegato Wilson - è la dimostrazione che per la maggior parte della gente la musica digitale deve essere gratis e che non vale la pena pagare un solo centesimo per averla».
Simona Marchetti 07 novembre 2007


IL CAPPELLAIO MATTO (dietro suggerimento del Vicino Vicino)

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