
Stamattina (ore 5.49) invece di svegliarmi a casa mia, nel mio letto, tra le quattro mura della mia casa di città, nel cuore di San Salvario, DA SOLA... mi son svegliata in un letto che non era il mio, con di fianco un "coso peloso" che mi guardava dormire facendo le fusa... Faticavo a ricordare qualcosa... Poi finalmente l'illuminazione: ero a Superga da Alessandra perchè le avevo promesso che per due giorni le avrei dato una mano con gli animali visto che Mario è fuori per lavoro...Così dopo le coccole di rito a Smilla mi sono catapultata giù dal letto e ho iniziato la giornata mentre il bosco introno veniva spazzato dal vento freddo e il cielo diventava via via più chiaro...
Ho preso le due mummie (Artù e Marta) e li ho portati a fare la prima pipì d'urgenza, Marta al suo solito puntava tutto ciò che si muoveva come se fosse un fagiano e partiva di corsa come una matta: ma si può??! ..Comunque sia, passeggiata e poi al ritorno sono passata a trovare gli asini e le capre, dopodichè via a dar da mangiare a tutti quanti...Pulizia della casa, colazione e di corsa in macchina verso Torino...
Dopo averci vissuto per tutti questi mesi ormai anche Superga è casa mia. In realtà rappresenta proprio il posto in cui vorrei vivere... a venti minuti dal centro di Torino, nel parco della collina di Superga, in mezzo ad un bosco... con tutti gli animali del caso (anche quelli selvatici).. con quella pace e quella tranquillità che solo posti come questo mi sanno dare, in fondo mi mancano davvero... la vita cittadina, l'ho sempre saputo, non fa al caso mio, tutta quella gente che corre, che non degna di uno sguardo il vicino di casa, tutto il grigiore della città... l'assenza degli odori della stagione, soffocati dallo smog delle auto... Il verde che per i miei parametri scarseggia...
Amo Torino. "E' la mia città" questo è certo... San Salvario poi è davvero il mio quartiere... ma se devo pensare a quello che sento quando davvero sono me stessa, se penso ai miei ritmi naturali, al mio bisogno di stare immersa nella natura e nel silenzio... Il mio posto è un altro.
Ancora qualche anno mi dico e poi via. A cercare la mia casa definitiva in un bosco. A metter radici nel mio posto...
IL CAPPELLAIO MATTO
4 commenti:
Anch'io forse, per inseguire il Bianconiglio (per allacciarsi al post successivo) dovrei voler lasciare tutto per vivere in un posto più sano, più naturale e meno cittadino.... ma non è facile, nonostante l'idea mi attiri.... ma non è facile...
pensa che io ho mollato un posto fantastico dove sono nata e cresciuta per seguire il bianconiglio!(più o meno metaforicamente!)ma tra qualche anno... Non dico che tornerò là.. piuttosto credo che troverò finalmente IL MIO di posto!
CERCHIAMO GENTE, CERCHIAMO!
IL CAPPELLAIO
Non so, anch'io a volte smanio per i profumi che sento nella mia valle, o la carezza del sole e lo splendore del mare quando sono nella terra di Sardegna, e soffro quando li lascio. Ma non so se potrei viverci per sempre. No. Vanno bene per risanare lo spirito, per prendere un grande respiro dall'aria di piombo della città. E' giusto che ci siano quando ne abbiamo bisogno, ma non credo che noi animali cittadini potremmo vivere bene in altri ambienti. L'importarte è riuscire a riunire nella propria "tana" tutto quello che ci serve. Altrimenti la parte speciale di questi posti non sentiamo più tale.
Monstergirl
In realtà io non mi sento affatto un animale cittadino! Anzi! Spesso fatico ad adeguarmi a molte cose.. il fatto è che la mia vita è qui (almeno per ora), come i miei amici... e quindi devo trovare il giusto equilibrio... sono nata e cresciuta in una zona pedemontana e - devo ammetterlo - quello stile di vita e i luoghi a me vicini li ho scritti nel mio dna... bosco, torrenti, verde, montagna... ricordo i primi mesi a torino e quanto restavo stranita uscendo di casa ed accorgendomi che il campo visivo si era notevolmente ristretto, le montagne non si vedevano, l'aria era spessa.. brrrrr
uno poi si adatta, ci mancherebbe
ma la natura è la natura... e io son fatta per stare nei boschi...
non adesso.. ma tra qualche anno...
IL CAPPELLAIO
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