lunedì 22 ottobre 2007

SPLENDENTE COME UNA PADELLA...


Ho appena finito di leggere uno degli ultimi libri pubblicati da Amelie Nothomb: “SPLENDENTE COME UNA PADELLA” … già il titolo è tutto un programma…
Si tratta di quattro brevi storie, illustrate in bianco e nero: graffianti, ironiche e piuttosto paradossali, insomma in pieno stile “Nothomb”! Nel suo complesso è un’opera interessante (soprattutto la storia dell'olandese ferroviario e la favola del principe triste, che meriterebbero uno sviluppo più ampio ), insomma si rivela un libro veloce da leggere e un ottimo punto di partenza per chi ama riflettere...

“Il giovane trovava quell'angolo di mondo terribilmente noioso. Non aveva mai visto, in tutta la sua vita, niente di brutto. Sognava di scoprire la bruttezza. Era convinto che fosse molto più divertente e interessante della bellezza. Ma dopo anni e anni di ricerche, non aveva trovato niente di brutto nel Palazzo delle Nuvole e giorno dopo giorno diventava sempre più apatico e triste..."



Confesso che come personaggio la Nothomb mi affascina parecchio: mi piace il suo modo di scrivere pungente, la sua acutezza, il suo cinismo, la sua ironia sarcastica…
I suoi romanzi sono tutti brevi e trovo che si facciano letteralmente divorare, sono del tutto fuori dagli schemi. Come lei, d’altronde! Basta dare un’occhiata a quella che è stata la sua vita per capire con chi si ha a che fare.. di origine belga, figlia di un diplomatico, nata in Giappone, e trasferitasi nel corso della sua vita nei posti più disparati: Cina, Stati Uniti, Laos, Bangladesh…
Ultimamente anche Fabio Volo nel suo programma TV “Italo Francese” ha intervistato la scrittrice e quello che è emerso è senz’altro il suo amore per la scrittura, la facilità con la quale “partorisce” i suoi libri, la capacità di estraniarsi dal resto del mondo per immergersi nella scrittura nutrendosi per mesi di qualsiasi cosa, non importa cosa anche solo cioccolato (che pare essere il miglior alimento del mondo per chi scrive, secondo lei…)
Il suo look dark è limitato a un certo aspetto e non fa “paura”, anzi la Nothomb è l’incarnazione del colore nero: quello che assorbe tutti i colori e li contiene.. per poi rilasciarli mentre dipinge i suoi scenari, i suoi personaggi, le sue storie… Non è minuta come può apparire in fotografia, è “normalmente” pallida, come lo sono tante donne europee (bianco è bello!!) e non si atteggia a scrittrice maledetta, sorride spesso (in maniera quasi infantile a volte) e ha l’aria consapevole e matura di una donna della sua età, non più giovanissima, che ha maturato la scelta di dedicare la sua vita alla più grande passione letteraria quella “compulsiva”: che ti fa leggere ogni tipo di autore, che ti rende curioso di tutto, che ha radici “antiche”, come lei stessa racconta spesso.
IL CAPPELLAIO MATTO

2 commenti:

Unknown ha detto...

ma quella della foto chi è la terza grazia(quella della mansarda) quando si accorge che nel suo piatto c'è il pesce????

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

Quella è Amelie Nothomb! Ho detto che è un genio del male nei suoi libri.. non ho mai detto che sia "normale"...
Non ti fa venire voglia di leggere i suoi libri vedendola?!!