La notte fra venerdì e sabato ho fatto uno dei sogni più belli degli ultimi tempi... Tanto da ridestarmi con il sorriso sulle labbra e con lo spirito leggero e gioioso...
Ero in montagna, nella casa che fu dei miei nonni materni, nel sentiero che dal cortile porta alla strada, faceva freddo e il cielo era grigiastro, come a segnalare un'imminente nevicata. Con me c'era senz'altro qualcuno (credo mia madre e mia zia...), ma al solito ero concentrata sulla natura intorno a me... Quando...Eccolo arrivare..
"Non lo toccare" mi dicono.
"Ma figurati se non lo tocco" (penso io).
Mi accuccio e gli porgo la mano: prudente, la annusa, poi si avvicina ancora.
E' davvero grosso.. mi chiedo se sia quello che penso... in fondo che me ne importa, è così bello. Mi lecca la mano. Non resisto e accarezzo la pelliccia candida mentre gli parlo sussurrandogli.
E' amore a prima vista. Io gli faccio le coccole e lui mi lecca il viso e si fa accarezzare. E me lo paciocco proprio come facevo con Max. E lui diventa un cucciolone che gioca con me.
Il mio cuore è davvero leggero. La sensazione è bellissima. E poi apro gli occhi e sorrido.
IL CAPPELLAIO MATTO
5 commenti:
ma che bellezza questo sogno! chissà il tuo subconscio cosa avrà voluto esprimere... di sicuro qualcosa di molto molto positivo :o)
Non lo so, ma ancora adesso se ci penso mi pervade quella bellissima sensazione.. tattilmente è stato davvero molto realistico.. ho sempre pensato che il mio animale totem potrebbe essere un cane lupo...
Non troppo selvatico ma nemmeno pienamente domestico; non solitario ma nemmeno del tutto sociale... Senza un padrone ma con profondi legami di affetto; sarebbe proprio la mia dimensione di spirito...
il cappellaio matto
Ci ho pensato su.
Credo di avere capito chi hai incontrato in sogno, nel TUO Luogo di Natura, USCENDO da casa dei nonni e accompagnata da una figura femminile che ti impediva -anche se in totale buona fede, per proteggerti forse- di incontrare davvero quel qualcuno che finalmente adesso sei stata libera di abbracciare e amare come merita...
Mi riecheggiano nella mente parole sgorgate fra noi insieme a due bottiglie di Ruchè, la nostra prima sera assieme quando ho perso l'aereo, all'Area.
Ma che palle, Silvia, pensavo qualcosa di più...gia sai
ahahahahaah!
mia cara ti aspetti troppo da me!
Magari.. se stai buona.. dal vivo.. te ne racconto qualcuna bella...
il cappellaio
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