Mi ero ripromessa di scrivere qualcosa su questo libro appena finito di leggerlo.. ma ho avuto necessità di un po' di tempo per elaborare...
Si, perchè Firmino ti lascia in sospeso, con il cuore toccato da non sai cosa, con l'amaro in bocca e la speranza che qualcosa cambierà per il piccolo cinico, malinconico ed irriverente roditore...
Firmino è un topo nato in una libreria di Boston negli anni Sessanta. È il tredicesimo cucciolo della nidiata di una pantegana alcolizzata: è fragile e malaticcio.
Firmino però rappresenta ben di più del personaggio letterario.. ha fame d'amore ma soprattutto di sapere... Scopre che i libri più belli sono anche i più buoni. E diventa un vorace lettore, cominciando a identificarsi con i grandi eroi della letteratura di ogni tempo.
Letteratura e cinema nutrono l'anima ed il cervello del nostro topolino mentre il tempo passa..
In effetti i protagonisti di questo delicatissimo romanzo di Sam Savage, non sono i libri (come potrebbe sembrare) e neanche il cinema, ma sono tutti coloro che vengono arricchiti dal quel lento, magico processo di nutrimento culturale che, attraverso le parole e le immagini, alimenta lo spirito.
Si tratta di una ricerca incessante di un senso del se che muta col progredire della crescita interiore...
è senz'altro un libro da leggere che lascerà il segno.
IL CAPPELLAIO MATTO
4 commenti:
simpatico il vostro blog...
dovrei farglielo leggere ad Attila! ...che di libri non ne vuol sapere... ah che testa!!!
Roselia
@stopdrug.. grazie e benvenuto!
@ros: aspetta e vedrai che si avvicinerà ai libri è ancora piccolo... abbi fede!!
il cappellaio
grazie !! non sai quante volte entro in libreria ,prendo il volume in mano e poi dico -devo aspettare che arrivi in biblioteca - ( perchè leggo troppo e la spesa diventa non sostenibile ) ma dopo questa tua recensione ...quasi quasi me lo regalo lo stesso !!un saluto
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